Caraibi da sogno: Bahamas

Le Bahamas sono un arcipelago di 700 isole e isolotti. Si trovano nell'Oceano Atlantico, ad est della Florida e a nord di Cuba, e sono una delle destinazioni caraibiche "da sogno" per eccellenza, di quelle che fanno subito pensare a escursioni in barca a vela, immersioni, giornate su spiagge bianchissime lambite da un'acqua cristallina...

Grazie alla corrente del Golfo le Bahamas hanno un clima mite per tutto l'anno e le temperature variano fra i 18° e i 30° C. Il periodo da gennaio ad aprile è il migliore per partire (tra maggio e dicembre potreste incappare in qualche uragano atlantico).

Il luogo più apprezzato dai pescatori è il gruppo delle Bimini, che hanno ispirato ad Hemingway "Il vecchio e il mare". Gli appassionati di immersioni troveranno invece alle Bahamas delle grotte sottomarine particolarmente affascinanti (soprattotto su Andros), i Blue Hole: caverne e crateri, stalattiti e cunicoli interminabili.

Le Bahamas hanno una storia davvero interessante. Furono le prime terre scoperte da Cristoforo Colombo che approdò all'isola di San Salvador il 12 ottobre 1492. E proprio il 12 ottobre è un giorno di grande festa alle Bahamas: è il Discovery Day.
Fra il 1600 e il 1700 furono poi il covo di corsari famigerati con Barbanera, Henry Morgan, Jack Rackman e Anna Bonney.

Cosa Visitare

Magnifiche spiaggie bianche e rosa, fondali eccezionali con una incredibile ricchezza di pesci tropicali, una delle barriere coralline più grandi del mondo. Ma la natura non si limita al mare e offre anche bellissime varietà di uccelli. Nassau, con il suo caratteristico porto, le abitazioni in stile coloniale, alcuni suggestivi forti, i giradini tropicali e la torre del pirata Blackbeard.

(-www.viaggiare.it-)

Idee di viaggio: Armenia

Sono i khatchkhar, le croci di pietra a misura d’uomo, ricamate nel tufo, ad accompagnare il passo del viaggiatore alla scoperta di questo paese e a sottolineare la profonda identità religiosa, simbolo di unità nazionale, di questo popolo, disperso dalla diaspora.
Incastonata nel Caucaso Meridionale, tra Turchia, Georgia, Iran e Azerbaijan, è una terra antica: la formazione del regno di Urartu è citato anche nella Bibbia e datato attorno al 980 avanti Cristo.
Questa storia ricca di secoli, il cristianesimo, adottato come religione di stato nel 301 d.C. per volere di Tiridate III, e la creazione di un proprio alfabeto nel quinto secolo, che ha favorito lo sviluppo della letteratura e delle scienze, sono i fattori che hanno forgiato il forte senso di appartenenza degli Armeni alla propria comunità, rimasto immutata anche durante i settant’anni di dominazione sovietica.
Della Grande Armenia non rimane molto, il suo vasto territorio è stato spartito nel corso dei secoli tra i paesi confinanti, persino il Grande Ararat (Masis, Madre Cima 5165 metri), la montagna biblica su cui si dice si sia fermata l’Arca di Noè dopo il Diluvio Universale, e il Piccolo Ararat ( Sis, Cima, 3925 metri) che svettano nella bandiera nazionale, sono in terra turca.
Ciò che rimane è un unico immenso museo all’aria aperta .
Su una superficie di trentamila chilometri quadrati si possono trovare oltre quattromila monumenti storici, alcuni patrimonio dell’Unesco, che testimoniano l’intera storia dell’umanità dalla preistoria all’epoca ellenistica, dalla prima epoca cristiana a quella medioevale: caverne antiche, templi, chiese, monasteri, biblioteche, le meravigliose “cattedrali di cristallo” al riparo nei boschi, tutto dimostra la straordinaria abilità di architetti ed ingegneri armeni nell’inventare strutture antisismiche perfettamente funzionali, fin dal quinto e sesto secolo dopo Cristo.
Ma questo non deve ingannare.
L’Armenia non offre solo turismo culturale.
La campagna circostante toglie il fiato: montagne innevate ed altissime si alternano a vallate rigogliose e fertili, che in primavera si ricoprono di fiori ed orchidee selvagge, canyon e fiumi sono intervallati da pascoli e boschi.
Il lago Sevan, situato a 1900 metri di altezza sul livello del mare, per esempio, è uno dei laghi di montagna più grande del mondo e in estate è meta dei cittadini della capitale che cercano refrigerio lungo le sue rive.
L’Armenia, il paese degli uomini di Dio (Hayastan, in lingua locale), è una terra speciale, in cui la religione è puro misticismo, in cui la cordialità e la mitezza della gente hanno un sapore antico, che non può non conquistare.
Non resta che prenotare il proprio volo, certi di un viaggio economico:Myair ha infatti annunciato che aumenterà le tratte verso Yerevan, capitale del Paese, per la prossima estate 2010...

(-Antoietta Usardi-)

Weekend a Barcellona

Les rambles sono sempre state il cuore della città. Il viaggio a Barcellona non può che iniziare da qui, da quello che una volta era un torrente costeggiato da conventi e muraglie. Oggi La Rambla è un viale di circa tre chilometri che da Piazza de Catalunya conduce fino al Porto Vecchio. In realtà sono sei tratti di strada diversi, ognuno con i suoi protagonisti e i suoi personaggi strani: gli artisti di strada, le edicole internazionali, i borseggiatori, i venditori di fiori, ma anche gli uccelli, sia per il tradizionale mercato sia per la grande concentrazione di passeri che fanno i loro nidi nei rami degli alberi.

Dalla Rambla, a metà, si entra nel Quartiere Gotico (Barrio Gotico). Abbandonata l’agitazione del viale alberato, si entra nei vicoli e le atmosfere diventano più rarefatte, soprattutto di sera, quando cala il sole e si accendono le luci gialle di case e strade. In questo quartiere, sviluppato dai Greci e poi dai Romani, c’è la storia di Barcellona. Il nome deriva dalla presenza al suo interno di splendidi monumenti gotici, anche se sono ben visibili le tracce dell'antica città romana e dall'insieme degli edifici medievali che qui si conservano come importanti testimoni del glorioso passato. Quartiere dall'indiscutibile storia che, per il suo splendido labirinto di stradine, deve essere visitato esclusivamente a piedi. Da non perdere la Cattedrale che si erge maestosa, simbolo del quartiere e dedicata a Santa Eulàlia (una delle due patrone di Barcellona).

La visita alla Rambla e al Barrio Gotico vi portano via almeno un giorno tra visite ai monumenti, pranzo e osservazione dei personaggi strani che animano la vita del viale notte e giorno. Ritornando sulla Rambla è d'obbligo entrare alla Boqueria, uno dei mercati più visitati del mondo; certamente è il più famoso e colorato di Barcellona e il più grande della Spagna. È chiamato anche Mercat San Josep e si trova al numero 91, giusto a metà della Rambla. La visita alla Boqueria è una tappa assolutamente obbligatoria per chi si trova a Barcellona, perché rappresenta il vero esempio di mercato popolare catalano. Si trova all’interno di una struttura coperta in ferro costruita in un luogo dove da sempre i contadini venivano a vendere i loro prodotti ai commercianti barcellonesi. Usciti dalla Boqueria e riprendendo la Rambla, potete indirizzarvi verso il mare, fino al Porto Vecchio e alla Barceloneta. Qui respirerete il fascino della Barcellona di mare, dei pescatori, dei ristoranti di pesce ma anche delle nuove zone commerciali come il Maremagnum, dove non mancano nuove attrazioni e divertimenti.

2° giorno: la Barcellona di Gaudì
Il viaggio nella Barcellona di Gaudi non può che iniziare dalla Sagrada Familia opera incompiuta un pò per il destino, un pò per scelta. Entrate e stupitevi, ma siete avvertiti. Non lamentatevi di aver pagato 8 euro di biglietto per vedere un edificio in costruzione. Pensate solo che è in costruzione da più di un secolo e che il fascino viene proprio da questo. Quindi entrate e apprezzate la Sagrada Familia per quello che è: un simbolo, importante, della religiosità spagnola. Con la Sagrada Familia siete nell'Eixample e potete godervi tranquillamente il Modernismo Catalano, non solo quello di Gaudì. L'architettura modernista mescolava le nuove tecniche ed i materiali del momento con le diverse tecniche decorative tradizionali: gli stucchi, le vetrate, il ferro. Si trattava di una nuova architettura e di un nuovo concetto di spazio che raccoglieva le antiche tecniche della tradizione e quelle più nuove, tutto in un'armonica libertà creativa. Nel cosiddetto "quadrato d'oro" che va da Passeig De Sant Joan e Carrer Muntaner da una parte e Avinguda Diagonal e le Rondes dall'altra, sono state catalogate circa 150 opere architettoniche dello stile Modernista. Per questo l'Eixample è stato considerato un vero e proprio museo all'aperto.

(-www.viaggioinspagna.it-)

Diario di viaggio: Albania

Un viaggio in Albania inizia quando inizi a dirlo in giro. Agli amici. Ai conoscenti. Ai parenti.
“In Albania???” A seconda dei casi il tono può esprimere: terrore. Stupore da viaggio su Marte. Indignazione come se stessi tradendo qualcosa o qualcuno. Sarcasmo. Senso di superiorità di chi sa di stare dalla parte della verità. Altro.
In fondo, è legittimo. Viviamo di stereotipi.
E così via, vai con gli “attenta ai kalashnikov”, “occhio ai campi minati, inoltre non avessi mai detto che in Albania ci andavo via mare. “E ci vai col gommone?”.
Ah!ah! Ad onor del vero, qualcuno ha reagito bene. “Interessante”, ha detto.
A Bari la nave ti porta a Durazzo. Ecco,agli italiani che decidono di fare un viaggio in Albania (soprattutto quelli del tipo: “In Albania???”) consiglio di passare da Bari, prima.
Poi ne riparliamo.

Accoglienza e “coccole”
I ragazzi albanesi hanno inventato un lavoro per mantenersi gli studi universitari: coccolare i turisti. Cioè ospitarli a casa propria, portarli in giro per il paese, farglielo vedere attraverso i loro occhi, con incontri sulla storia e le tradizioni albanesi.
Un’idea straordinaria!

Una spiaggia insolita
Sulle spiagge di Durazzo passano: uomini con serpenti avvinghiati al collo, uomini con orsi al guinzaglio, uomini con carretti stracarichi di salvagenti palle piscinette, uomini con tiro a segno, macchine della polizia. Sul bagnasciuga. Il serpente, se lo desideri, te lo avvinghiano al collo e ti fanno una foto. L’orso non so come te lo mettono. Il tiro a segno consiste in una bicicletta con annesso pannello che una volta sceso il signore del tiro a segno apre, poi stacca uno sgabello pure lui annesso alla bicicletta, lo posiziona a qualche metro dal pannello e il tiro a segno è pronto. Sul pannello, oltre ai soliti cerchi concentrici, sono appese foto di donnine in abbigliamento e posizioni osé. Il signore appoggia il fucile ad aria compressa sullo sgabello e aspetta. Arrivano presto i clienti: prima i ragazzini, poi i ragazzini con i papà, poi solo i papà con gli amici dei papà. E i ragazzini stanno a guardare. Quando si dice che tutto mondo è paese.

TiranaVerso Tirana
Da Durazzo a Tirana prendiamo un pullmino ultima generazione che in quanto trasporto privato viaggia alla velocità della luce per fare più viaggi possibili al giorno.
A Tirana conosco i grandi capi di Vivalbania, sono Erjona di ventisette anni e Aleksander di ventuno. Arriverà, con calma, il resto del gruppo di turisti italiani. E’ un viaggio organizzato, è un viaggio solidale. Che si appoggia ai ragazzi di Vivalbania.
Ed eccoci tutti in albergo, tutti presentati.
Il primo giorno lo passiamo a Tirana. E’ Drilona la nostra guida. E’ lei che ci porta a cambiare gli euro in leke, che ci accompagna al museo di storia albanese, che ci trova un fast food per il pranzo.
Mentre Erjona, dalle retrovie, si occupa di tutto: lei non fa la guida ma guida tutto. Si tiene in contatto con i ragazzi, mentre portano in giro i turisti: sente come sta andando, decidono il da farsi, si confrontano, si raccontano. E poi, dicono di non essere dei professionisti!

La mattina dopo è tempo di partire per il sud.
Arrivano all’albergo Erjona e Alex, che sarà la nostra fedele guida nel giro al sud dell’Albania. Erjona non parte con noi, ma è venuta a salutarci e augurarci buon viaggio: capite le coccole?
L’Albania è strana, piano piano, ti entra dentro. Sarà perché loro, gli albanesi, te le presentano con passione e senso di appartenenza?
Berat è la città dalle mille e una finestre, sono stata tentata di contarle. Ho desistito quasi subito, sono davvero tante.
Quasi tutte le cittadine hanno un castello in cima a un roccione, da cui godi di una vista spettacolare e vedi i turchi, caso mai tornassero.

L’Occhio Azzurro:
Sulla strada per Saranda, ci fermiamo alla sorgente chiamata Occhio Azzurro. E’ davvero azzurro. Lui, l’Occhio, sta lì e ti guarda. Se gli sei simpatico ti fa l’occhiolino.
Saranda ci appare in tutta la sua bellezza albanese. Mangiamo pesce e viene a prenderci Artin. Artin e sua sorella Viola sono le guide del sud, ci ospiteranno per due notti a casa loro, a Xamil, un paesino a pochi chilometri da Saranda, sul mare pure lui.
A metà strada tra Oriente e Occidente.
Trascorsi i due giorni a Xamil, nel profondo sud, giunge ahimè l’ora di ripartire.
Baci e abbracci e foto di gruppo con Artin e Viola.
Nella pausa pranzo, in un’incantevole spiaggia di sassolini e dall’acqua turchese e gelida, con la nostra fedele guida Alex.
Alex ci spiega che l’Albania, geograficamente parlando, ha una posizione che ha fatto e fa gola ai pescecani. I soliti. Sta lì, come una porta sull’Oriente. O una porta sull’Occidente, dipende dal punto in cui uno la guarda. E controlla chi entra nell’Adriatico. E chi esce.

Di ritorno..
A Scutari c’è un luogo magico. Nel raggio di poche decine di metri convivono una moschea, una chiesa ortodossa e una chiesa cattolica. Quando una delle tre chiese festeggia anche le altre due partecipano. Si uniscono i tre luoghi di culto. Rajmonda, mentre ce lo racconta, è emozionata. Dice che è un qualcosa che non succede spesso, nel mondo. Probabilmente solo a Scutari.
Finita la festa, è il momento della riunione finale. Si chiude il cerchio. I ragazzi mi salutano ognuno con una frase. Dedidacata a me. Trattengo a stento le lacrime, che scenderanno dopo, sul ponte della nave. L’Adriatico, scrivo in un sms a Erjona, mi sembra l’oceano!

Diario di viaggio di Daniela Seregni

Prossima vacanza: Grecia

La Grecia e le sue Isole rappresentano una tra le mete più amate dai turisti di tutto il mondo. Situata nell’Europa meridionale, la Grecia, è un paese prettamente montuoso caratterizzato dall’unicità delle sue bellezze naturali e artistiche.

Circondata dal mare Egeo e dal mar Ionio, questo paese offre molto ai suoi visitatori, dalla bellezza dei paesaggi alle spiagge meravigliose, un mare fantastico e un patrimonio archeologico e artistico senza paragoni.

Si compone della Grecia Continentale, delle Isole dell'Egeo e delle Isole dello Ionio. Le isole dell'Egeo sono numerossisime e talvolta formano gruppi di Isole: ad esempio le Sporadi e le Cicladi.

Rodi, è la capitale delle Isole dell'Egeo, nota anche come "l'isola di Elio", il dio del Sole. Secondo la leggenda, Elio scelse Rodi come sua sposa e le regalò la luce, il calore e la vegetazione. Creta, dove andare per le bellissime spiagge e per visitare i suoi siti archeologici. La Grecia ad Agosto accontenta davvero tutti: le famiglie in cerca di sole e tranquillità possono visitare Creta, Rodi, Kos; i giovani alla ricerca di divertimento e vita notturna, invece, possono scegliere tra l'eccentrica Mykonos o Santorini.

La Grecia è formata dal gruppo del Dodecanneso che comprende dodici grandi isole e numerose altre isole minori, ognuna con le proprie caratteristiche e particolarità. Inoltre, dalle coste dell'Attica fino a quelle del Peloponneso troviamo le isole del Golfo Argosaronico.

La grande frammentazione delle coste è quello che da alla Grecia la sua bellezza singolare, unica nel Mediterraneo. La caratteristica climatica principale della Grecia è la presenza quasi giornaliera del sole e del bel tempo in generale.

Spiagge

Spiaggia Agios Pavlos

La Grecia offre ai suoi numerosi turisti la meraviglia di 13,676 km di fascia costiera. Si possono trovare lunghe spiagge di sabbia bianca con acque turchesi e cristalline oppure piccole spiagge circondate da zone verdi di boschi, pini e palme.

Anche per i naturisti più convinti ci sono numerose e caratteristiche spiagge per nudisti.
Le più belle spiagge della Grecia si possono trovare sulle isole di:

Mykonos
Santorini
Creta
Rodi
Corfù
Kos


Cosa mangiare

Grigliata di pesce

I Greci sono noti per la storicità della loro arte culinaria che vanta venticinque secoli di anzianità. Per primi scoprirono il segreto di conservare la carne con spezie e sale.
Nelle isole e lungo le coste greche, la maggior parte dei piatti sono a base di pasce. Il pesce viene preparato e cucinato con diverse modalità: fritto, crudo, lesso.
Molto diffuse e apprezzate dal popolo greco sono la frutta e le marmellate di frutta!

Potrete gustare i piatti tipici sia nei numerosi ristoranti locali, nelle taverne (che corrispondono alle nostre osterie) e nelle psisterie, che possono essere equiparate alle nostre rosticcerie.

Assolutamente da provare:

Moussaka: un piatto di melanzane con patate e cipolle , condito con ragù e salsa di pomodoro molto simile alla parmigiana italiana.
Keftedes: polpettine fritte di carne, formaggio, piselli i cui ingredienti variano di zona in zona.
Feta: formaggio di capra come antipasto o da mangiare insieme all'insalata.
Souvlaki: carne di maiale cotta allo spiedo accompagnata da cipolla, pomodori, patate e salsa zadziki (aglio, cetrioli e yogurt) e servita in una specie di panino .
Pita: una specie di focaccia.

Vita notturna


La Grecia e tutte le sue isole sono caratterizzate da una vita notturna molto viva e movimentata. Troverete sicuramente quello che fa per voi: ristoranti, locali alla moda, bar e tante discoteche dove divertirsi e ballare dopo una splendida giornata di mare.
Alcune isole sono famose per la vita notturna molto movimentata e caratteristica, come Mykonos e Santorini.

(-viaggi.tui.it-)

Proposte di viaggio: Stoccolma

Se chiedete a un turista di descrivere Stoccolma con una parola, probabilmente vi sentirete rispondere “bellissima”. Infatti è proprio così. Stoccolma è una metropoli internazionale con tanti negozi, ristoranti di qualità, hotel eccellenti, una scena notturna e musicale di livello internazionale e una frizzante vita culturale. La caratteristica che distingue Stoccolma dalle altre metropoli, tuttavia, è la sua bellezza semplice e naturale.

Fondata oltre 700 anni fa, Stoccolma sorge su 14 isolette che si protendono fiere sul Mar Baltico. Quasi tutti gli splendidi luoghi di interesse di Stoccolma sono raggiungibili a piedi, un modo ideale per visitare la città. Una gita in battello offre una prospettiva diversa della maggiore e più incantevole città scandinava.

Per toccare con mano la bellezza naturale di Stoccolma potete fare una passeggiata a Djurgården di primo mattino, tuffarvi nel lago Mälaren da Norrmälarstrand o semplicemente rilassarvi ad Hagaparken. Capirete subito di cosa stiamo parlando.


Eco-tour a Stoccolma

Da sempre l’amore e il rispetto per la natura sono elementi chiave della società svedese. A Stoccolma ci sono moltissime aziende che puntano sul trend ecologico, dai ristoranti alle imprese edili, dagli alberghi alle case di moda, dai progetti urbanistici ai mercati rionali. Per il turista consapevole ecco alcuni suggerimenti per un tour all’insegna dell’eco sostenibilità.
Rosendals trädgård, garden and café at Djurgården(Eco-tour a Stoccolma )

Tour a tema:
Eco Tours Stockholm offre numerose eco-escursioni di mezza e intera giornata con destinazioni a tema ecologico, che toccano tutti i luoghi giusti per godere di architettura, design e cucina tutti rigorosamente eco e bio con l’obiettivo è quello di creare una nuova forma di eco-turismo urbano.

Mercati e negozi alimentari bio:
All’Happy hippo (Riddargatan 28) e al Bondens butik (Tengdahlsgatan 3O, “negozio del contadino”) si possono acquistare prodotti stagionali, provenienti per lo più da piccoli produttori dei dintorni, con marchio biologico riconosciuto. In entrambi c’è un ristorante dove gustare deliziosi manicaretti bio.
Nei bellissimi giardini Rosendals trädgårdar, presso Djurgården, sono in vendita prodotti da forno di produzione propria, diversi alimenti biologici inoltre anche qui buonissimi pranzi che si possono consumare all’interno della serra oppure fuori in giardino sotto gli alberi di mele.


Moda ecologica:
Il maggior assortimento di abiti ecologici alla moda si trova presso Ekovaruhuset (Österlånggatan 28) nella città vecchia: jeans, t-shirt, intimo, vestiti, lenzuola e altro, firmati da stilisti svedesi e stranieri.
Sally Ann (Nytorgsgatan 27), nel famoso quartiere di Sofo, è la bottega dell’Esercito della Salvezza che si adopera per promuovere il commercio equo e solidale. Vi si trovano mobili, oggetti da regalo e vestiti, originali e prodotti artigianalmente nell’ambito dei propri progetti di sostegno in Bangladesh, Kenya e Peru.

Ristoranti con prodotti bio e locali:
Streetfood, all’interno della Stazione Centrale di Stoccolma, del super-cuoco Marcus Samuelsson (co-proprietario di uno dei ristoranti più famosi di New York, l’Aquavit). La formula vincente di questo ristorante è combinare il cibo ”veloce” al pensiero ambientalista con prodotti biologici, possibilmente locali.
Il Bistro Street (Hornstulls Strand 4), si trova al famoso mercato del fine settimana Street: serve solo cibi biologici e locali, preparati secondo la tradizione franco-svedese.

Il Parco naturale urbano:
Il primo parco cittadino nazionale del mondo è un'ininterrotta area verde che si estende dalle piccole isole di Fjäderholmarna a 30 minuti dal centro di Stoccolma fino a Djurgården in centro, ad Haga-Brunnsviken, Frescati e Ulriksdal poco a nord della città.
La natura cambia continuamente, dai prati ai laghi, fino ai boschi di latifoglie e paesaggi tipici dei parchi. L´area è importante dal punto di vista ecologico per le molte piante e animali presenti, comprese molte specie rare di uccelli.

Gli edifici e i panorami culturali dell´Ekoparken rispecchiano lo sviluppo di Stoccolma e della Svezia a partire dal 1600. Re come Karl XI e Gustav III hanno posto le basi di questo parco, creando la riserva di caccia di Djugården e il parco gustaviano attorno a Haga-Brunnsviken e Ulriksdal.- il parco cittadino nazionale.
Il territorio è grande circa 27 km2, di cui 8 coperti da acqua, e fu inaugurato nel 1995.
Ci sono inoltre tanti sentieri per fare delle bellissime passeggiate oppure andare in bicicletta, mentre a partire da aprile/maggio si possono anche fare delle gite in barca per raggiungere altre zone del parco. In un’escursione guidata che inizia la mattina presto si parte per le isole di Fjäderholmarna dove ci si avvicina alle colonie di uccelli che ci vivono. Nella gita di quattro ore “Stora Ekoparksturen” si attraversa tutto il parco e si scopre sia la natura che la cultura passando ben quattro castelli reali. Si possono ovviamente organizzare delle camminate per gruppi con una guida esperta. Ci sono anche tour in pullman e gite in carrozza e a cavallo.

Alberghi eco sostenibili:
La catena Scandic Hotels è stata la prima ad introdurre dettagli infrastrutturali rispettosi dell’ambiente come shampoo e saponi ecologici, sciacquoni a scarico limitato, lampadine a basso consumo energetico, la colazione con prodotti marchio KRAV (che indica il soddisfacimento degli specifici standard di biologicità degli alimenti) . L’obiettivo è quello di ridurre l’emissione di biossido di carbonio del 100 % entro il 2025. Tutti gli alberghi svedesi appartenenti alla catena sono stati selezionati per lo Swan Eco Label, il marchio ecologico ufficiale dei paesi nordici, introdotto dal Consiglio Nordico dei Ministri.
La catena Choice (Clarion, Comfort and Quality hotels) serve colazioni biologiche presso tutti i suoi dodici alberghi di Stoccolma.


Taxi ecologico:
La versione moderna del rickshaw cinese, con un design ergonomico e innovativo, ha fatto la sua entrata nella capitale svedese. Perché non prendere un mezzo alternativo ed ecologico, l' Eco Cab, quando hai bisogno di un taxi?

(- www.visitsweden.com -)

Paradisi dietro casa: la Croazia

A poche ore dall'Italia, la Croazia offre un litorale selvaggio tutto da scoprire e proposte di viaggio per tutte le tasche. Affacciata sul Mare Adriatico, è ricca di località attrezzate per trascorrere le vacanze estive anche con la famiglia e di angoli unici al mondo.

La costa frastagliata con tante calette nasconde oltre un migliaio di isole di ogni dimensione, la maggior parte delle quali disabitate, da raggiungere facilmente in barca o in traghetto.
La Croazia, infatti, è costellata da ben 1185 isole, di cui solo 50 abitate. Da Nord in direzione Sud si incontrano le isole Brioni, nell'Istria, le isole del Golfo del Quarnero, come Krk, Rab, Losinj, Pag e il parco nazionale delle isole del Kornati, e le isole dalmate, Hvar, Brac, Vis, Korcula.
Un viaggio in questo paradiso a due passi dall'Italia unisce il totale relax al contatto con la natura, la buona tavola a una vacanza economica. La Croazia, infatti, è tra i luoghi di vacanza low cost d'Europa.

Per chi desidera partire all'avventura, senza prenotare nulla, si possono trovare bed & breakfast a partire da 16 euro (camera doppia). Le trattorie locali sono ancora piuttosto abbordabili e con pochi euro si può cenare a base di carne e pesce.
Inoltre, per chi odia oziare dalla mattina alla sera, si consiglia il noleggio di un gommone (per il quale non è necessario alcun patentino) per toccare più isole e scoprire angoli ancora poco frequentati.

E per chi ama qualcosa in più: Dormire nei fari

E' come essere "travolti da un insolito destino nell'azzurro mare d'agosto"...
Solo che al posto di una capanna abbandonata nell'isola deserta di Giannini e di Melato abbiamo un imponente e secolare faro, super attrezzato con tv, gas, acqua corrente, elettricità e la presenza di qualche altro affittuario, oltre al guardiano. Il tutto circondato dal mare limpido di Croazia e da una rigogliosa vegetazione mediterranea.

Per la maggior parte risalenti al IX secolo, i fari sorgono per funzionalità in punti spettacolari dal punto di vista naturalistico, su promontori mozzafiato o su piccoli isolotti. E a seconda della collocazione, bisogna attivarsi nel rifornimento di viveri o affidarsi al guardiano del faro, state tranquilli: pesce fresco assicurato! I costi d'affitto oscillano dai 12 ai 26 euro al giorno per persona (e, nel caso, un costo aggiuntivo per il trasferimento).

Iniziamo dal faro più settentrionale della costa dell'Istria, Savudrija distante una decina di chilometri da Umag, e una cinquantina di chilometri da Trieste. Si può raggiungere in automobile ed è l'ideale per gli amanti del wind surfing.
Indicato per le famiglie è il faro del promontorio Zub (dente), che ha nelle vicinanze ogni tipo di struttura turistica.
In un isolotto di fronte a Rovinj, il faro di Sv. Ivan. Anche questo adatto per famiglie con bambini e per appassionati di sub.
L'ultimo dell'Istria è Porer, posizionato sull'omonimo isolotto. Il più selvaggio toccato sin'ora. Venti forti e correnti altrettanto potenti. Un mare ricco di pesci e fondali affascinanti per il diving.

Il primo faro di fronte alle coste della Dalmazia è Veli Rat circondato da una pineta e da splendide baie... il sogno di ogni guardiano.
L'isolotto di Prisnjak, dove il mare è piacevole anche in novembre, essendo vicino all'isola di Murter, non è il più indicato per chi cerca silenzio e tranquillità.
Mentre è perfetto il faro dell'isola di Susac, con baie bellissime e numerose specie di uccelli, spiagge selvagge non adatte ai bambini. Data la distanza dalla civiltà, bisogna rifornisi di cibarie varie.
Spostandoci ancor più in mare aperto, a sud l'isola dell'eroe greco Diomede, Palagruza con il suo faro a 90 metri sul livello del mare e la spiaggia nota come "oro meridionale", Veli Zal.
Rimettendo piede sulla terraferma, nella boscosa penisola di Sv. Peter, ci si riavvicina alla civiltà. Una vacanza nel suo faro è appropriata per chi è in cerca di divertimento e svago, non per chi cerca pace assoluta.
Per i sub, consigliamo il faro di Plocica, che si trova nell'omonima isola, dai fondali notevoli.
Ultimo faro della Dalmazia meridionale, Struga; situato sull'isola poco abitata di Lastovo, a 50 km da Dubrovnik dove il cielo e il mare sembrano dominarla.

(-fonti: viaggi.virgilio.it-)

Viaggi del gusto: la zona del Chianti

La zona del Chianti è conosciuta come la zona per eccellenza dei vini, della buona cucina e della bellezza della natura. Il Chianti è una zona della Toscana, da cui prende il nome il buonissimo ed omonimo vino rosso. Ci sono numerosissime enoteche in Toscana, come nella zona del Chianti stesso ed ognuna è aperta per tour ed assaggi di vino, così come alcune offrono ospitalità per la notte. La regione è famosa anche per i suoi castelli dal valore storico e senza dubbio artistico. Esistono tour di ogni genere per questa bellissima zona della Toscana: sia tour romantici, sia per le famiglie, sie per i gruppi.. quindi sono tutti accontentati. Ecco ora una lista di quelli che sono i punti più interessanti del Chianti.

Tour del Accademia di arte del Rinascimento

Questo tour ti fara capire come Firenze ha rappresentato la culla del Rinascimento. Le differenti collezioni di arte e di scultura si trovano qui nella Galleria e ti lasceranno sospeso per ore qui dentro poichè qui si trovano tra le più grandi ed importanti opere artistiche del Rinascimento.

Piazza Matteotti di Greve in Chianti

Ogni settimana, esattamente ogni sabato mattina, si svolge nella piazza principale di Greve in Chianti un mercatino che vale la pena esplorare. Si tratta di un’occasioni imperdibile per trovare oggetti interessanti a prezzi molto convenienti.

Fiera dell’antiquariato

La Fiera si svolge solo due volte all’anno, la domenica di Pasqua e la seconda Domenica di Ottobre. Puoi tranquillamente spendere la giornata esplorando tutto ciò che questa giornata ha da offrirti e allo stesso modo approfittarne per acquistare qualche cosa di interessante tipico del Chianti.

Fiori e Piante al mercato


Questo evento colorato si tiene solo una volta all’anno, la prima domenica di maggio e rappresenta una viva testimonianza dei colori dalla campagna toscana. Se decidi di visitare la Toscana in questo periodo di inizio estate, allora questo mercato rappresenta un evento da non perdere!

Il festival del Vino

Questo festival si tiene il secondo week end di Settembre e esibisce tutto quello per cui è famosa la regione. La zona del Chianti attira appassionati da tutto il mondo per partecipare a questo festival senza fine.

(-fonte: viaggiogratis-)

Meraviglie italiane: Napoli

Il modo migliore per conoscere Napoli è passeggiare per le sue strade più antiche, scoprendo le meraviglie più nascoste di questa splendida città:

Spaccanapoli - E' chiamata così perché, vista dall'alto, divide letteralmente in due la città. Spaccanapoli appare come un rettilineo lungo circa 2 km e largo appena 6 metri. Su entrambi i lati si dirama un fitto labirinto di stretti vicoli dotati di un fascino particolare. E' la Napoli antica, popolare, sanguigna. Attraverso Spaccanapoli si può compiere un itinerario a piedi in una delle zone più caratteristiche di Napoli, che corrisponde al Decumano inferiore della città greco-romana, con chiese, palazzi storici, piazze e antiche botteghe.

Vomero - Si tratta di un quartiere estremamente tranquillo e rilassante, praticamente l'opposto di Spaccanapoli. Qui si concentrano musei, monumenti, negozi e caffè storici della città. Un'esperienza indimenticabile è l'esperienza di una scalata con la funicolare di Montesanto, da cui si gode della splendida vista di Castel Sant'Elmo e della Certosa di San Martino.

Quartieri spagnoli - Uno dei luoghi più affascinanti della città, da scoprire poco a poco perdendosi nel suo fitto labirinto di vicoli e strade. Quando intorno al 1530 iniziò il periodo di dominazione spagnola, la città subì molte trasformazioni: vennero erette chiese, edificati palazzi e costruite strade, tra cui la splendida Via Toledo, che prese il nome dal viceré Don Pedro di Toledo. Nacquero in quegli anni i Quartieri Spagnoli, in un'area che oggi è compresa tra Corso Vittorio Emanuele e Via Toledo e misura circa 800.000 mq.

Via San Gregorio Armeno - E' famosa in tutto il mondo come "strada del presepe". In questa via, che collega il centro antico della città con le vie principali, sorgono alcuni importanti monumenti come il Monastero di San Gregorio Armeno. In questo luogo si concentrano moltissime delle attività artistiche e commerciali della città: botteghe di scultori, argentieri, doratori e, soprattutto botteghe in cui gli artigiani producono le statue del presepio, ancora oggi seguendo le antiche tecniche di un tempo.

Galleria Umberto I - Costruita alla fine dell'Ottocento, la Galleria Umberto I è una grandiosa struttura a quattro braccia in ferro e vetro con al centro una splendida e immensa cupola. Lo stile è simile a quello della Galleria Vittorio Emanuele di Milano.

Collina di Posillipo - Questa collina, formatasi sulla parete di un cratere, separa il Golfo di Napoli da quello di Pozzuoli dalla Grotta Romana. Fin dall'antichità questa zona era considerata un luogo residenziale in cui rigenerarsi dalle fatiche della vita cittadina. Lo dimostra il nome stesso: il termine greco Pausilypon significa " tregua dal dolore". Ancora oggi si possono ammirare bellissime ville che godono della splendida vista del Golfo, come il seicentesco Palazzo Donn Anna.

Napoli sotterranea - E' una "città sotto la città" di origini antichissime: gli scavi hanno portato alla luce manufatti risalenti a 5.000 anni fa. I greci costruirono sotto la città dei grandiosi monumenti funebri, mentre i romani scavarono acquedotti, grotte e gallerie. Oggi alcune parti dei sotterranei sono accessibili partecipando ad una visita guidata.

Piazza del Plebiscito - recentemente restaurata è la Piazza più spettacolare di Napoli: a forma di anfiteatro e circondata da splendidi monumenti come la Basilica di san Francesco di Paola, simile alla Basilica di San Pietro a Roma, il Palazzo Reale, la Galleria Umberto I.

Piazza Bellini - Un luogo animato e pieno di vita, popolato da caffè all'aperto che si affollano attorno al monumento all'omonimo compositore e allo scavo che ha riportato alla luce le antiche mura greche che un tempo sorgevano al posto della Piazza.

Piazza del Gesù Nuovo - E' attraversata da Spaccanapoli, la celebre e antichissima via di Napoli. Qui si addensano alcuni dei monumenti più significativi della città: Palazzo Pignatelli, la Guglia dell'Immacolata, la Chiesa di Gesù Nuovo, il Monastero di Santa Chiara.

(-fonte: www.nozio.it-)

Consigli per viaggiare low budget: Mosca

Quando senti dire che qualcuno ha visitato Mosca senza spendere un’esagerazione non ci crederesti. Infatti, è praticamente impossibile visitare questa città con un budget limitato, ma non disperare. Ecco quindi qualche consiglio per visiatare Mosca spendendo poco. Mosca è la città delle contraddizioni: da un lato milioni di automobili che sfrecciano nelle strade, appartamenti piccolissimi dai vetri grigi di sporco, dall’altro bellissime donne eleganti che indossano vestiti d’alta moda che camminano nei luoghi dove le anziane signore vendono semi di girasole e sigarette ai passanti. E ancora: persone diverse che si muovono per una delle metropolitane più belle del mondo e dalla faccia senza colore e stanca. Mosca è anche il luogo della Piazza Rossa e del Kremlino, ma non solo. Ecco quindi qualche consiglio per muoversi meglio.

Consiglio numero 1: come muoversi attorno e Dove andare?

Se non sei pratico di traffico, lo conoscerai senza dubbio arrivato nella capitale russa. Tuttavia, te la puoi cavare anche senza esperienza. Procurati una mappa con le linee della metropolitana della città (la puoi scaricare e stampare direttamente da internet) e semplicemnete camminare per la città. Ci sono infatti numerose attrattive interessanti e speciali che si vedono sparse per la città, anche solo camminando. Attraverso l’architettura si riesce a leggere la storia di un paese e gli stili di vita di un popolo. Puoi cominciare dalla Piazza Rossa, dove vedrai il Kremlino in tutta la sua gloria, la Cattedrale di San Basilio e il Mausoleo di Lenin, in seguito si può camminare lungo il fiume, andare per il Gorky Park, la piazza Lubyanka, la piazza Manezhnaya, Arbat, altri teatri di Mosca, numerose chiese e zone verdi.

Consiglio numero 2: dove mangiare a Mosca?

Se sei alla ricerca di qualche posto interessante per mangiare a Mosca, il consiglio è di provare uno dei luoghi dove propongono la cucina tipica russa. E’ senza dubbio uno dei modi più diretti per conoscere la cultura di un popolo. Da assaggiare: i blini - sorta di pancake (i più buoni sono quelli con il caviale rosso), pelmeni (gnocchi con carne), borshch freddo (zuppa di radici di barbabietola), pesce affumicato con marmellata fatta da fragole locali. Non è necessario recarsi in un ristorante per assaggiare il cibo locale: ci sono infatti numerose bancarelle e stand lungo le strade dove compra pietanze e mangiarsele in un parco o su di una panchina. Altra alternativa low cost sono le mense delle università dove mangiare con pochi dollari: bastarà fingersi studenti ed entrare.

Consiglio numero 3: dove bere a Mosca?

Lo sanno tutti.. non si può andare a Mosca senza bere la Vodka! Bere la vodka è qualcosa molto più che la tradizione. Se vuoi bere come fanno i russi, non bere mai neanche un sorso prima di fare il brindisi. Infatti c’è un detto russo che dice “Se bevi senza una ragione, sei un alcolizzato”. Il terzo brindisi di solito è sempre per l’amore. Molte persone si ubriacano con un solo bicchierino di vodka, quindi se vuoi sopravvivere durante una serata, non dimentivcare di riempirti lo stomaco, magari qualcosa di grasso. Dovresti assaggiare vodka dal gusto diverso e soprattutto devi provare la vodka con il pepe nero. Di solito nei bar e nei club i drink non sono proprio economici, quindi preparati a spendere oltre i 20 euro. Ecco qualche nome di locali: Sorry Babushka, Vision Cocktail Hall, Kitaisky Liotchik , Propoganda, Boscow Bar e Vodka Bar.

Consiglio numero 4: dove festeggiare a Mosca?

Penso difficile dare consigli per chi viaggia a Mosca e vuole spendere poco anche per divertirsi. Il primo consiglio è di evitare i club con il biglietto di ingresso. Di solito c’è un biglietto di 15-30 dollari ma in alcuni club se entri prima la festa inizi non paghi. Magari controlla le regole di ingresso del club sul sito internet. Ricordati: più il club è costoso, più assurde e impossibili saranno le regole per l’abbigliamento. Ecco qualche nome di locale divertente: Solyanka, B2, Gaudi Arena, Fabrique Club, or Karma Club.

Divertiti a Mosca! Questa città è arrogante e maleducata, ma non si sa come suscita subito interesse e attaccamento. Mosca come tutta la Russia ha le sue regole e anche se non ti innamori a prima vista, ti lascerà senza dubbio un’impressione piacevole duratura.

(-fonte: viaggiogratis-)

Alla ricerca della ricchezza: Dubai

Come promesso ai nostri amici di Facebook torniamo a proporvi informazioni e consigli sui viaggi in medio oriente, questa volta con una meta meno 'impegnativa' dell'Arabia Saudita: gli Emirati Arabi Uniti e la loro capitale Dubai, un paradiso di tecnica costruttiva, opulenza e lusso.

La superficie 4114 chilometri quadrati (più o meno come il Molise) occupata da Dubai, uno dei sette Emirati Arabi, non è fatta solo di isolotti artificiali in vendita o della spettacolare vela-hotel in mezzo al mare. Dubai è un parco giochi-miraggio che nasconde molto più di quello che siamo soliti vedere. All’uscita dall’aereoporto i controlli doganali sono ossessivi. Il periodo migliore per visitarla è da ottobre ad aprile. A Dubai è estate tutto l’ anno ma da maggio a settembre la temperatura può raggiungere i 50 gradi.

Una delle tante difficoltà di chi abita a Dubai è ricordare in che stagione accadono gli avvenimenti della propria vita. Qui siamo nel deserto, non esiste vegetazione, l’aria ha un odore diverso. La sabbia arriva sotto le case e talvolta ricopre l’a sfalto. Le poche zone verdi sono pianificate, tenute in grande considerazione e a pagamento. Jumeirah Beach Park e il Mamzar Park all’estremità est della città sono due splendide oasi verdi che incontrano il mare. Artificiali, naturalmente. Ma è proprio questa una delle sfide emozionali a cui ti sottopone la città: provare a uscire dal dualismo naturale/artificiale, scoprendo che esiste tanto altro in mezzo.

Bur Dubai, la zona portuale e commerciale, è ad alta percentuale di immigrati indiani e pakistani: i bimbi nei piazzali giocano a cricket e le moschee sono frequentate da musulmani non arabi. A Dubai le strade non hanno nome. Sui palazzi non c’è un graffito, una tag. Per chi è abituato alle nostre strade è straniante. Ma non essere il target “lusso e relax” della Dubai che stanno costruendo è ancora più affascinante. Se però, per una volta, volete sentirvi dei ricconi senza dar fondo a tutti i vostri risparmi, vi consigliamo l’indimenticabile merenda sulla terrazza del One & Only Royal Mirage (17 euro per due) oppure una birra al Barasti Bar, tra i beach bar più famosi della costa (presso l’hotel Le Meridien Mina Seyahi Beach Resort & Marina).

A Dubai è normale rimanere incastrati in uno degli infiniti centri commerciali (quelli più fantascientifici sono Deira City Center, Mall Of Emirates e Ibn Battuta), in preda allo shopenterteinment, grande passatempo locale, posseduti dal desiderio di acquistare oggetti che avresti potuto tranquillamente comprare sotto casa. Ma se si è abili a prendere la città per le redini ci si rende conto che Dubai è in una posizione incredibile, che volge lo sguardo al continente Asiatico e che è possibile viverne le molteplici sfumature. Se ne capisce fino in fondo la forza quando nello stesso giorno si ha la possibilità di confrontarsi con le numerose minoranze che compongono l’Emirato. Sono il 75 per cento e quindi la maggioranza della popolazione. Ci si può trovare di tutto, dall’inglese che non sa chi è Maometto, all’americano che studia per imparare l’arabo che qui non viene mai parlato, dal pakistano che lavora 15 ore al giorno come tassista al filippino che viveva a Roma e che canta in un gruppo hip hop, fino al turkmeno informatico che cerca moglie.

(-redazione - viaggi.repubblica.it-)

Idee di viaggio: Arabia Saudita

L’Arabia Saudita forse è il paese dove è più difficile entrare, visto che non vengono rilasciati visti turistici tranne se non si è invitati da qualche cittadino o si è pellegrini musulmani, uomini d’affari o lavoratori nell’industria di petrolio. Ma una volta entrati in questo magnifico stato, le bellezze naturali e storiche compenseranno ampiamente tutti gli sforzi. L ’Arabia Saudita è il paese della rivelazione coranica raccolta da Maometto nel VII sec. d.C. e la terra natale della sacra lingua araba. La Mecca e Medina rappresentano due dei tre luoghi sacri dell’Islam, insieme a Gerusalemme. Le due città sono mete di pellegrinaggio da più di un millennio e rappresentano anche un importante polo commerciale all’interno del desertico e roccioso paese. Molto suggestivi sono anche i siti archeologici preislamici presenti nel paese. Un paese decisamente integralista che si scontra con la modernità e la tecnologia (ma soprattutto la ricchezza) derivanti dal petrolio e dalle sue numerosissime raffinerie.

Per gli amanti delle immersioni:

Yanbu dista 330 chilometri da Jeddah sulla costa orientale dell'Arabia Saudita, affacciata sul Mar Rosso.

Periodo migliore: Per i grandi pelagici e gli squali, consigliati i mesi di aprile e maggio, settembre e ottobre, quando la temperatura dell'acqua si aggira intorno ai 25°. Durante i mesi estivi di giugno, luglio e agosto, il mare raggiunge i 30° costanti, anche a grandi profondità, e le possibilità di avvistare gli squali sono scarsissime. Il clima della costa del Mar Rosso Saudita è caratterizzato da alti tassi d'umidità. Durante la nostra estate può diventare torrido, viceversa nei mesi invernali é più temperato, con escursioni termiche di notte. Consigliata una tuta per il dopo immersione in barca per ripararsi dai venti.

L'immersione: I fondali di Yanbu sono colonizzati da una barriera corallina intatta, con pareti a strapiombo ricoperte di alcionari multicolori, enormi gorgonie a ventaglio, rami di corallo nero e grotte ricche di vita. Tartarughe, murene, razze puntinate a macchie blu, barracuda, carangidi e cernie pattugliano queste acque dalla limpidezza straordinaria. Nelle immersioni notturne incontri con le sinuose ballerine spagnole.

Incontri ravvicinati: Il comprensorio dei Seven Reefs, siti mitici come il Marker 39, chiamato in lingua locale Sha'abroor (sha'ab in arabo significa "reef affiorante") regala grandi emozioni. In inverno e primavera questo blocco madreporico é famoso per i frequenti avvistamenti di pesce pelagico. Dal pianoro a terrazzo a 27 metri di profondità, ci si affaccia verso il drop-off per ammirare gli squali grigi e gli squali martello che nuotano nel blu.

(-www.olympia.it - www.materialidiviaggio.com-)

Consigli di viaggio: Thailandia

La Thailandia riceve ogni anno più visitatori di ogni altro paese dell'Asia sud-orientale.

La sua popolarità tra i viaggiatori di tutto il mondo è dovuta ad una combinazione di fattori: la bellezza delle sue spiagge, la natura incontaminata, le testimonianze archeologiche e artistiche di antiche civiltá, la cultura del sorriso e dell'ospitalità che caratterizza il popolo tailandese, una cucina che non teme confronti, un sistema di trasporti efficiente e, non ultimo, il costo contenuto del viaggio rispetto ad altre mete lontane.

Dalle spiagge bianche di Phuket e Koh Samui ai templi buddisti di Chiang Mai e Lampang, dai sontuosi parchi nazionali ai suggestivi siti archeologici, dalle culture più tradizionali sino al fascino postmoderno di Bangkok, metropoli multiculturale in continua trasformazione. Un viaggio in Thailandia offre molte possibilità.

Nonostante che alcune delle località più famose si stiano inevitabilmente convertendo in ghetti dorati del turismo internazionale, la Thailandia resta una meta di grande fascino anche per il viaggiatore indipendente. Non è certamente difficile uscire dagli itinerari turistici più battuti e scoprire la Thailandia autentica, entrare in contatto con il suo popolo, immergersi nella cultura tradizionale di un paese cosí diverso e cosí accogliente.

Cosa vedere

ThailandiaUna visita merita senza dubbio Bangkok dove, oltre gli alberghi di lusso e i ristoranti di classe e aldilà degli edifici moderni e dei grandi centri commerciali, si nascondono meraviglie storico-artistiche di templi buddisti e di musei.

Numerosi sono i luoghi di interesse turistico, a partire dal meraviglioso Grand Palace, centro del potere dell’ antico Regno del Siam prima e della Thailandia poi, imponente struttura in cui si possono visitare tra l’altro la Residenza Reale di Maha Monthien, l’imponente Chakri Maha Prasat, i Giardini di Siwalai, il Maha Prasat e il Tempio di Phra Keo, in cui si trovano alcuni dei più importanti simboli della Thailandia, come il Buddha Sdraiato o il Buddha di Smeraldo.

Itinerario immancabile per chi vuole conoscere a fondo la Thailandia, e quindi non soltanto le splendide spiagge del sud, è quello che attraversa la regione settentrionale del paese, ricca di storia e di splendida natura, da cui si può partire anche alla scoperta dei vicini paesi della Birmania, del Laos e della Cambogia. Tutta la regione è conosciuta per l’ottima produzione di artigianato e per le montagne più alte del paese, il Monte Inthanon e il Monte Luang, ideali per il trekking.

Spiagge

Kho Samui le spiagge più apprezzate sono Hat Chaweng e Hat Lamai, posti fantastici per nuotare e per praticare snorkelling. Mae Nam, Bo Phut e Big Buddha, sul lato settentrionale.
Phuket, le spiagge sono molto belle e unite alla vegetazione tropicale creano un'atmosfera rilassante e piacevole.
L'isola di Krabi
Phi Phi Island
Pattaya

Cosa mangiare

La Thailandia offre tante ricette quante sono le sue regioni!
Nella porzione settentrionale del Paese potrete degustare l'ormai nota papaya verde speziata, il maiale tritato speziato o il pollo grigliato con una salsa speziata dal retrogusto dolciastro.

Nelle regioni del sud, invece, troverete piatti assai piccanti dai sapori agri e salati. Qui avrete la possibilità di assaporare anche dei tipici piatti di tradizione islamica, come il pollo marinato con riso allo zafferano.

La Tom Yam Kung è la zuppa per eccellenza, un connubio di gamberetti, erba cipollina, foglie di lime, piccole cipolle rosse, peperoncini e foglie di coriandolo, il tutto condito con una squisita salsa di pesce e succo di limone.

Vita notturna

La vita notturna in Thailandia si concentra in particolare nei centri turistici, fuori da questi è difficile trovare locali di tipo occidentale. I go-go bars rappresentrano un'alternativa elegante e raffinata ai locali di lap dance sviluppati nelle nostre città.

(-www.jangadatravel.com-)

Diari di viaggio: Cina millenaria

Si potrebbe pensare che una passeggiata sulla Muraglia Cinese, da sola valga un viaggio ma per noi molte altre cose valgono un viaggio in Cina. Eravamo un po' perplessi nell'affrontare questa avventura perché leggendo la guida ci spaventavano il caldo e le lunghe file da affrontare per fare ogni cosa. Invece….. Ad agosto periodo del nostro viaggio la temperatura e l'umidità sono sì fastidiose ma sopportabili, peggio quando capiti nella regione dove è il periodo delle piogge, perché non fa il classico temporale e poi smette, come ci si aspetterebbe, ma piove anche per 3 o 4 giorni di fila talmente forte che non puoi fare praticamente nulla.

Per quanto riguarda le code per avere i biglietti dei treni, bus, spettacoli o altro noi non ne abbiamo fatte neanche una. Per caso abbiamo prenotato via internet le prime notti a Pechino in un ostello, scoprendo così che offrono dei servizi ottimi e per tutto il viaggio abbiamo continuato ad appoggiarci a loro. Hanno oltre alle camerate da 6 o da 9 posti letto anche le camere doppie con il bagno e si spendono dai € 15 a 20. Noi possiamo parlare di queste ultime. Sono pulite, piacevoli e avrete sempre un termos di acqua bollente con 2 tazze e un tè. Ma la cosa più importante però è che prenotano biglietti per treni e aerei con una commissione di € 3 o 4, hanno pulmini per portarvi alla muraglia cinese, alla riserva dei panda, alla foresta di pietra.

Nei loro ristoranti si riesce ad avere la colazione occidentale, si mangia cinese ma non solo così da rendere l'impatto con il cibo un po' meno duro. Pensate che al Far East Youth Hostess di Pechino la sera prima di andare alla muraglia potete prenotarvi il pranzo al sacco e trovarlo pronto alle 6.00 del mattino quando partite. Negli ostelli lavorano ragazzi giovani che parlano inglese perfettamente. Sono davvero comodi e facilitano il viaggio in questo paese dove la barriera linguistica è un vero problema. Noi ve li consigliamo, perché negli hotel dove abbiamo pernottato un paio di volte anche se qualcuno parla inglese, non c'è un minimo di servizio.

Il nostro viaggio inizia a Pechino. La città è grande come il Belgio e questi spazi enormi ai quali non siamo abituati mettono un po' di soggezione. Subito incominci a chiederti:” ma quanti sono sti Cinesi? tanti veramente tanti!!!” Centri commerciali enormi, mercati, che per girarli ci vogliono giorni, vie pedonali lunghe chilometri dove tutto costa poco. Non basterebbe un mese per vedere tutto quello che offre questa città, ma non è possibile quindi si fanno delle scelte.

La Città Proibita dopo averla vista vi lascerà un po' di stanchezza, ma vuoi non vederla?! Poi c'è Piazza Tiananmen, dove ti senti tanto piccolo lì in mezzo, il Palazzo d'Estate e il Tempio del Cielo, davvero una bella fatica. Visitare gli hutong in bicicletta è un'esperienza meravigliosa e si scoprono tante cose per caso, perché gran parte della vita si svolge nelle strade. La via pedonale più famosa è la lunga e vivace Wangfujing con all'estremità il mercato serale Donghuamen Yeshi, da non perdere, anche se forse nessuno straniero avrà mai il coraggio di cenare a base di spiedini di scorpioni, cavallette, stelle marine o tofu puzzolente. Meglio l'anatra alla pechinese servita con salsa di prugne al “Roast Duck Restaurant” e poi a teatro per uno spettacolo acrobatico.

La Grande Muraglia a Mutianyu
Da Pechino si può partire per la visita alla Grande Muraglia Cinese. Noi abbiamo scelto di andare a Mutianyu che dista dalla capitale 90 km. E' ben restaurata ed ha numerose torri di guardia e offre splendidi panorami. Cercate di arrivare il mattino presto per evitare la folla così da poter camminare in solitaria su questa imponente e incredibile costruzione. Dal parcheggio, dopo aver acquistato il biglietto, ci si può incamminare sfidando una tremenda salita, oppure, soluzione fantastica, prendere la funivia e iniziare da lì una memorabile passeggiata. Per scendere, cosa da non credere hanno costruito una pista per i toboga che al momento lascia dubbiosi perché non siamo a gardaland e quest' opera merita un grande rispetto, ma poi in fondo è stato divertente!!!!

Verso Xi'an
Con un treno notturno, in cuccette confort con tanto di tv e piumone bianco ci siamo trasferiti a Xi'an. La città merita un paio di giorni del vostro tempo per visitare il quartiere musulmano che è molto movimentato e pieno di viuzze da esplorare con bancarelle dove non comprare è impossibile. Dalla Torre Campanaria e dalla Torre del Tamburo si gode del movimento frenetico della città. Ci è piaciuto molto il giro in bicicletta sulle mura che la circondano. Ma Xi'an è famosa per la presenza di uno dei più importanti siti storici della Cina: l'Esercito dei Guerrieri di Terracotta.

Scoperto soltanto 30 anni fa queste statue lasciano senza fiato il visitatore che mentre le guarda si pone mille domande sul come e perché di così tanto lavoro. Arrivarci è semplicissimo anche senza gite organizzate. Si va alla stazione degli autobus e si mostra al primo cinese che si incontra la guida con la foto delle statue e lo stesso ti indica da dove parte il bus che si ferma come ultima sosta all'Esercito di terracotta. Preparatevi all'insistenza dei venditori ambulanti che troverete all'esterno e purtroppo poi sarà così per tutto il viaggio in Cina.

Il Panda Gigante a Chengdu e il grande Buddha
Con un volo aereo ci siamo spostati a Chengdu per vedere due cose: i Panda e il Dà fò. Abbiamo pensato che non si può andare in Cina senza aver visto il Panda Gigante che è il simbolo di questo stato e qui c'è la stazione di ricerca e riproduzione di questi simpatici animali. Si passeggia per il parco, fittissimo di bambù, alla ricerca dei panda che si muovono liberamente ed è davvero un'emozione quando lì vedi da così vicino che tranquillamente continuano indisturbati nelle loro abitudini.

E' stata una gita piacevole in un luogo così silenzioso da sembrare irreale peccato solo che per tutto il tempo non abbia mai smesso di piovere. Un po' più lontano invece si trova la città di Leshan dove c'è il Buddha più grande del mondo. Scolpito in una parete di roccia arenaria rossa le sue misure sono mozzafiato, alto 70 mt. domina il fiume sottostante e tu non puoi che abbassare il capo davanti a una così grande divinità. Si arriva ai piedi del Buddha per mezzo di una scalinata e purtroppo la coda dura dalle 2 alle 3 ore, quindi è sicuramente meglio fare l'escursione fluviale così da vederlo di fronte senza perdere tutto quel tempo.

Non perdetevi il parco del Buddha orientale luogo misterioso e pieno di fascino, ma soprattutto senza cinesi perché sono tutti in fila per il vedere il Big Buddha!!! Ho detto senza cinesi non per offendere ma si può capire questa cosa solo quando si sta un mese con loro. Sono chiassosi in ogni situazione, tengono la tv altissima, mangiano sempre, fumano ovunque, ruttano, si soffiano il naso senza fazzoletto, i bambini fanno i loro bisogni dove capita, anche sul bus, tanto hanno i pantaloni già con l'apertura predisposta basta solo piegarsi, ma la cosa più schifosa agli occhi di un'occidentale è che SPUTANO dappertutto, con la tecnica del risucchio che per i primi tre giorni dal tuo arrivo ti chiedi cosa sta succedendo o meglio ma…” chi è ???” e poi ti giri a guardare e magari è una ragazza con tanto di rossetto rosso e tu resti immobile senza parole…..!!!

Però sono anche molto socievoli e sempre cercano di dialogare, possono anche parlarti per lungo tempo senza preoccuparsi che forse tu il cinese non lo parli, quando chiedi un'informazione si fanno in 4, poi non hanno una risposta e se la inventano…, se stai vicino a un cinese che mangia è certo che te ne offre. Ma la cosa più bella in assoluto che da noi non capita mai e che se li guardi loro ti SORRIDONO. Torniamo al viaggio.

Lijiang, Patrimonio dell'Unesco
Un volo aereo ci ha portato a Lijiang cittadina meravigliosa. Patrimonio dell' Umanità è un labirinto di vie acciottolate e vecchi edifici in legno. La sera tutti i tetti delle case sono illuminati trasformandosi in un paesaggio da fiaba e anche se è molto, ma molto turistico, non perdetevelo. Si possono fare molte escursioni con le biciclette arrivando fino a Baisha e farsi una bella chiacchierata con il Dott. Ho, medico taoista famoso in tutto il mondo. Per i pasti vi consigliamo il Well Bistro, il servizio è un po' lento ma la torta al cioccolato e noci merita qualsiasi attesa.

Con un bus poi ci siamo spostati a Dali, posto ideale per dimenticarsi di treni, bus, taxi e rilassarsi in questa piccola cittadina che si gira a piedi o meglio in bicicletta, passando il tempo a mangiare frittelle alla banana e a fare massaggi, non sempre piacevoli visto l'energia di alcuni cinesi, ma ormai sei nelle loro mani in tutti i sensi!!!! Se per la strada vi offrono di assistere alla pesca con i cormorani, non esitate perché passerete una bella mattinata su una barca in compagnia del pescatore con i suoi uccelli e della vostra improvvisata guida. Il lunedì se siete ancora nei paraggi e d'obbligo la visita al mercato di Shaping a 30 km di distanza.

Senza la folla dei turisti è un mercato locale che offre momenti di vita quotidiana che difficilmente si potranno dimenticare, così come i volti di questa gente che ti guarda con la stessa curiosità con la quale tu guardi loro. Il mercato si raggiunge con i pulmini locali presi sul ciglio della strada principale.

La foresta di pietra
Trasferimento in bus per Kunming. Parlando con altri viaggiatori che erano già stati alla foresta di pietra ci era un po' passata la voglia di venire fin qui, ma poi come al solito abbiamo deciso di vedere con i nostri occhi se proprio ne valeva la pena e meno male che siamo testardi perché sia Shilin che la città a noi sono piaciute molto. Alloggiati al Camellia Hotel, consigliato vivamente per la pulizia e la colazione a buffet, con un pulmino prenotato in albergo abbiamo fatto i 120 km per raggiungere questa foresta di pietra.

Sembra un paesaggio lunare e passeggiare tra questi pinnacoli con in mano la cartina cercando di individuare quelli con i nomi più strani è stato un divertimento. Peccato un'altra volta per la pioggia. Se avete un po' di tempo visitate il mercato dei fiori e degli uccelli, non crederete ai vostri occhi alla vista dei pulcini di tutti i colori.
Volo aereo Kunming- Guilin.

La città è scenografica e girarla in bicicletta è troppo bello!!!! Inoltre è un buon punto di partenza per andare Longshen per vedere le Terrazze della Spina Dorsale del Drago. Con un bus locale molto lento e guidato da un autista pazzo siamo arrivati al villaggio di Ping'an in quattro ore invece che in 2, ma il bus diretto esiste, solo che non ci siamo intesi con la biglietteria.

Comunque nessun problema. Dal villaggio si parte per una passeggiata intorno a queste risaie a terrazze, vero capolavoro di ingegneria contadina. Il panorama è spettacolare. Inoltre durante il cammino si incontrano donne del villaggio vicino che sciolgono i loro capelli lunghissimi, non li tagliano mai, per poi riavvolgerli intorno alla testa. La foto è dovuta così come l'offerta.

Vogliamo ringraziare la ragazza sul bus che si è informata per farci scendere nel punto giusto, così timida che comunicavamo scrivendoci perché aveva vergogna a parlare inglese. Altro posto interessante è Yangshuo. Situato a 65 km. da Guilin e un posto tranquillo in mezzo a fantastici pinnacoli. E' una meta molto conosciuta dai viaggiatori zaino in spalla e ci è dispiaciuto non aver pernottato qui.

Shanghai
Ultimo trasferimento aereo, Shanghai e da qui rientro a casa. La città spaventa per la sua grandezza e confusione. Tutto corre veloce. Ci vuole molto tempo per visitare città così imponenti quindi per non stressarci negli ultimi giorni di vacanza abbiamo deciso di alloggiare sul Bund e prendercela comoda. Abbiamo dedicato del tempo al museo di Shanghai che avendo dimensioni ridotte non ti uccide, al Bazar dei Giardini Yu che con i suoi dintorni pieni di negozi di souvenir e antiquariato creano un'atmosfera bellissima. Inoltre c'è un antica chadian tutta in legno dove fermarsi a bere un'ottima tazza di tè scelta tra infinite varietà. La sera poi si passeggia per Nanjing Lu, stravagante via pedonale piena di negozi e illuminata a giorno dalle mastodontiche insegne pubblicitarie. Il Bund merita una visita sia di giorno che di sera per la splendida vista che offre sul fiume.

Siamo saliti sul Jinmao Building facendo 340 mt. in 45 secondi per godere di una vista a 360 gradi su Shanghai. Ma quando più ti capita!!!! Il viaggio è stato molto soddisfacente con i suoi lati negativi come il cibo, abbiamo fatto una fatica enorme, l'aglio al quale io sono allergica e loro ne consumano così tanto da invadere intere strade con quest'odore, lo stress dei venditori e con i lati positivi che sicuramente sono di più, sentirti al sicuro anche se viaggi solo, il sorriso e la disponibilità della gente, le loro risate nel vederti usare le bacchette, la loro semplicità e la stravaganza quando la sera passeggiano per le vie con addosso già il pigiama.

Siamo tornati a casa con un bagaglio stracolmo di souvenir e uno pieno di meravigliosi ricordi.

Diario di Emanuela & Roberto.
(-fonte: www.paesionline.it-)

Paradisi incontaminati: il Madagascar

E' la quinta isola del mondo: la sua superficie è il doppio dell'Italia. A cavallo del Tropico del Capricorno, a 400 chilometri dall'Africa, il Madagascar ed è un vero e proprio continente, ultimo residuo di Gondwana che, 250 milioni di anni fa, comprendeva America del Sud, Africa, Antartide, Australia, India.
Fatto singolare, la sua popolazione presenta caratteristiche più asiatiche o polinesiane che africane.
La grande isola (la "Grande Ile" è il soprannome datole dai francesi) ha foreste, fiumi, laghi (uno, Alaostra, è cinque volte il Garda), spiagge tropicali, deserti e un immenso altipiano (da 1200 a 2800 metri) all'interno. La costa orientale è bassa e rettilinea, con qualche fiordo, falesie e montagne che si protendono sul mare; quella occidentale è più varia, con scogliere e grandi dune. Attorno alla Grande Ile, una corona di isolette, tra le quali l'arcipelago di Nosy-Bye, recente scoperta turistica.
Qui sono possibili vari tipi di vacanze: da quelle avventurose con esplorazioni all'interno a quelle tropicali sulle splendide spiagge e a quelle solitarie nelle piccole isole.

Perché andare?

- Per i chilometri di costa bellissima. Quella orientale, nei pressi di Ifaty e fino all'isola di Nosy Ve, è fronteggiata dalla barriera corallina. Su quella occidentale si trova la più bella spiaggia dell'isola: Libanona, che si dice goda del miglior clima di tutto il Madagascar.

- Per una vacanza di mare e natura unica e intensa all'isola di Nosy Be: dalla quale si parte per le escursioni su isolotti disabitati di bellezza eccezionale.

- Per vedere da vicino i lemuri del Madagascar. Piccole proscimmie dalla coda lunga e gli occhi furbi che, nella catena evolutiva, sono più vicine all'uomo che alla scimmia.

- Per scoprire animali e piante mai viste prima: l'80 per cento delle specie presenti sull'isola sono endemiche, cioè uniche e tipiche del Madagascar.

- Per provare l'ebrezza di un bagno sotto le cascate in una piscina naturale: nel bel mezzo della foresta del parco di Isalo.

- Perché tutto in Madagascar accade mora mora, piano piano. All'inizio può essere irritante, ma chi si adatta scopre quanto può essere interessante.
Il volo dall'Italia vi condurrà ad Antananarivo la capitale di 2 milioni di abitanti situata nel centro dell'sola a più di 1200 metri di quota. Da qui potete decidere che taglio dare alla vostra vacanza e quali regioni andare a visitare. Il Madagascar è grande, quasi due volte la superfice dell'Italia e quindi una visita attenta richiede parecchio tempo e sicuramente più di un viaggio. Antananarivo non merita molta attenzione, il traffico e lo smog sono quelli tipici delle grandi città, ma tutto sommato il clima di montagna rende sopportabile il soggiorno e la visita dei quartieri più interessanti.

Il nord è scarsamente popolato e rimane isolato dal resto del paese dalla catena montuosa di Tsaratanana che supera i 2800 m di quota. Qui il clima è il più arido del paese con la stagione della pioggie che va solamente da dicembre fino alla primavera. Il nord è anche l'obiettivo di molti viaggi per le sue spiagge e il clima caldo anche durante i mesi invernali, luglio e agosto. Nosy Be è una delle isole più ambita, anche perchè raggiunta dai voli diretti da Antananarivo, dove è possibile fare ottime immersioni subaquee nelle acque cristalline, ed è anche una dei luoghi più attrezzati dal puntodi vista turistico, con alberghi, villaggi e bungalows.
Nella stessa zona, a sud di Antsiranana, si trova il Parco Nazionale della Montagna d'Ambra (Montagne d'Ambre), di origine vulcanica che ospita nelle sue fitte foreste alcune specie di Lemuri. I lemuri sono mammiferi che vivono unicamente in Madagascar, e hanno dimensioni molto variabil ma in genere con caratteristici grossi occhi di colore rosso. I Fossa sono invece i predatori, mammiferi carnivori simili ad un gatto selvatico, dalle abitudini notturne.

Scendendo lungo il lato occidentale si incontra il vivace centro di Mahajanga, ma fate caso soprattutto alle spiagge che in questa zono prendono delle decise tonalità rossastre.
Più a sud, sempre ad ovest, è sicuramente da non perdere l'altopiano di Bemaraha, famoso per le splendide gole di Manambolo, con rigogliosa vegetazione, cadute d'acqua e ricca fauna con rettili, lemuri e specie straordinarie di uccelli.

Più a sud si arriva nella zona dei magnifici Baobab, piante enormi con il tronco ingrossato. Vicino a Morondava si possono ammirare migliaia di questi alberi, alcuni davvero impressionanti, che offrono occasione per scattare fotografie davvero suggestive: assolutamente da non perdere!

Uno dei parchi più famosi e quello di Isalo, nell'omonimo massiccio, nel sud del paese. Bellissime foreste ricche di lemuri, un canyon chiamato des Synges (delle scimmie), corsi d'acqua con grandi pozzi, un parco che vi ricompenserà delle fatiche della visita e delle camminate.

(- fonte: www.viaggiare.it -)

Racconti di viaggio: tra i mari artici su un rompighiaccio

Quassù oltre l’80 deg. parallelo Nord, nello sterminato Mare Artico, come solido continente di ghiaccio marino, è il gelo a dettare le regole di vita quotidiana.

Artico, mondo di ghiaccio e di incognite alle quali si deve alla fine far fronte.
Regno del nulla, affascinante, comunque sempre carico di aspetti fantastici, di scoperte a chi sa osservare e distinguere. La rigida natura di queste estreme regioni artiche, bloccate dal gelo per circa tre stagioni dell’anno e dalla notte continua per oltre due mesi, ha un breve risveglio solo durante la corta estate artica. Essa offre ai suoi rari frequentatori uno spettacolo denso di emozioni, un’esperienza che solo qualche decennio fa era riservata a pochi appassionati ricercatori, studiosi e lavoratori marittimi, geofisici, minerari, disposti alla solitudine e a intensi sacrifici.

Negli ultimi recenti anni ‘90, dopo la disgregazione dell’URSS comunista, il piccolo mondo delle navi passeggeri per spedizioni polari si è arricchito di alcuni potentissimi rompighiaccio russo-scandinavi a propulsione atomica.

Sono stati costruiti dagli inizi degli anni ‘80 nei migliori cantieri navali finlandesi e sovietici, per il servizio di scorta e d’apertura della navigazione di convogli mercantili nelle acque artiche ghiacciate a nord della Siberia.

Ora, dopo lunghi lavori di ristrutturazione e di riqualificazione delle zone passeggeri, vengono impiegati in itinerari di scoperta e di ricerca. I russi propongono oggi l’avventura organizzata sui migliori potentissimi rompighiacci russo-scandinavi a propulsione atomica. L’organizzazione è perfetta, ma anche schiacciante. Tutto, o quasi, è già previsto e le iniziative individuali, sulla banchisa, sono soppresse con rigore, il condizionamento è totale, secondo i programmi del “pacchetto globale”. A volte si scende sul pack e si pranza piacevolmente a un buffet caldo allestito dall’equipaggio: quasi uno snobismo a queste latitudini!

Si parte per il grande nord dall’estremo porto russo di Murmansk, uno dei più settentrionali d’Europa, a bordo del rompighiaccio Yamal, moderno e incredibilmente potente nella sua propulsione nucleare.

La sua propulsione nucleare, generata da due reattori, sviluppa 75mila cavalli. Può navigare per quattro anni consecutivi senza fare rifornimento. Consuma da 200 a 235 grammi d’uranio al giorno. Stazza 21 tonnellate, ha una velocità di crociera massima di 19 nodi. Con ghiaccio spesso due metri lo Yamal procede nel pack a 10 nodi/ora. Accoglie 100 passeggeri in 50 cabine con servizi privati e suite esterne; il suo equipaggio conta 130 membri prevalentemente russi. Il rompighiaccio raggiunge il Polo Nord e torna a Mourmansk, col suo carico di passeggeri, in due settimane.

(-fonte guide.supereva.it -)

Annunci dei Viaggiatori

Stiamo organizzando un viaggio in fuoristrada in Islanda 2010 per il
3-19 Agosto oppure 10-26 Agosto e cerchiamo altri appassionati
viaggiatori che vogliano condividere con noi questa avventura
nell'isola del ghiaccio e del fuoco. Possono aderire qualsiasi modello
di 4x4 ed anche tutti coloro che non posseggono un proprio
fuoristrada, dato che potranno viaggiare a bordo di quelli
partecipanti.
Per spuntare delle tariffe agevolate, abbiamo gia' prenotato dei posti
sul traghetto (esauriti gia' da novembre 2009 !), persone e mezzi, ed
abbiamo ancora 4 posti liberi per altrettanti equipaggi 4x4, ma
dobbiamo confermarli al piu' presto.
La spesa preventivata oscilla fra i 1000/2200 euro per il costo nave,
persona, 4x4, cabina etcc...ma bisogna fare i conti con le scadenze !

Inviare un messaggio alla nostra casella - locanda.viaggiatore@gmail.com con oggetto: "viaggio islanda"