
Incastonata nel Caucaso Meridionale, tra Turchia, Georgia, Iran e Azerbaijan, è una terra antica: la formazione del regno di Urartu è citato anche nella Bibbia e datato attorno al 980 avanti Cristo.
Questa storia ricca di secoli, il cristianesimo, adottato come religione di stato nel 301 d.C. per volere di Tiridate III, e la creazione di un proprio alfabeto nel quinto secolo, che ha favorito lo sviluppo della letteratura e delle scienze, sono i fattori che hanno forgiato il forte senso di appartenenza degli Armeni alla propria comunità, rimasto immutata anche durante i settant’anni di dominazione sovietica.
Della Grande Armenia non rimane molto, il suo vasto territorio è stato spartito nel corso dei secoli tra i paesi confinanti, persino il Grande Ararat (Masis, Madre Cima 5165 metri), la montagna biblica su cui si dice si sia fermata l’Arca di Noè dopo il Diluvio Universale, e il Piccolo Ararat ( Sis, Cima, 3925 metri) che svettano nella bandiera nazionale, son

Ciò che rimane è un unico immenso museo all’aria aperta .
Su una superficie di trentamila chilometri quadrati si possono trovare oltre quattromila monumenti storici, alcuni patrimonio dell’Unesco, che testimoniano l’intera storia dell’umanità dalla preistoria all’epoca ellenistica, dalla prima epoca cristiana a quella medioevale: caverne antiche, templi, chiese, monasteri, biblioteche, le meravigliose “cattedrali di cristallo” al riparo nei boschi, tutto dimostra la straordinaria abilità di architetti ed ingegneri armeni nell’inventare strutture antisismiche perfettamente funzionali, fin dal quinto e sesto secolo dopo Cristo.
Ma questo non deve ingannare.
L’Armenia non offre solo turismo culturale.
La campagna circostante toglie il fiato: montagne innevate ed altissime si alternano a vallate rigogliose e fertili, che in primavera si ricoprono di fiori ed orchidee selvagge, canyon e fiumi sono intervallati da pascoli e boschi.
Il lago Sevan, situato a 1900 metri di altezza sul livello del mare, per esempio, è uno dei laghi di montagna più grande del mondo e in estate è meta dei cittadini della capitale che cercano refrigerio lungo le sue rive.
L’Armenia, il paese degli uomini di Dio (Hayastan, in lingua locale), è una terra speciale, in cui la religione è puro misticismo, in cui la cordialità e la mitezza della gente hanno un sapore antico, che non può non conquistare.
Non resta che prenotare il proprio volo, certi di un viaggio economico:Myair ha infatti annunciato che aumenterà le tratte verso Yerevan, capitale del Paese, per la prossima estate 2010...
(-Antoietta Usardi-)