Alto Adige


paesaggi, i vitigni, i vini, la gastronomia della Strada del Vino dell’Alto Adige offriranno meravigliosi momenti, da regalarsi e da regalare. Così non mancheranno le tentazioni delle rinomate varietà autoctone: il Gewürztraminer originario di Termeno, lo Schiava del Lago di Caldaro, il Lagrein e, tra i bianchi, altri importanti protagonisti sono il Ruländer e lo Chardonnay della Bassa Atesina, il Pinot Bianco, il Sauvignon, il Riesling, il Müller Thurgau e il Silvaner della Val d’Adige Centrale.

E per tutti….il Törgellen: la quinta stagione dell’anno!! Il “Törggelen” è un’antica usanza ed un appuntamento tradizionale dell’autunno altoatesino, da metà settembre fino a novembre, a seconda delle zone. La parola “Törggelen” deriva dal latino “torquere” che significa “torcere, pressare”: si riferisce, infatti, alla pressatura dell’uva dopo la vendemmia. In passato i contadini si facevano aiutare da parenti e amici in questo impegnativo e festoso compito. Oggi non si pigia più l'uva con i piedi, ma è rimasta l'usanza di andare da un maso all’altro per assaggiare il mosto, degustare il vino nuovo (“Nuie”) ed altre specialità, tra cui non può mancare il tipico tagliere con speck, Kaminwurzen (salsicciotti), formaggi locali, cetrioli, il pane di segale Schüttelbrot.

Tra le delizie stagionali le “Keschtn” (le caldarroste), le noci, i deliziosi Krapfen al papavero o al mirtillo rosso e gli "Straubn", dolci molto particolari ripieni di marmellata, da mangiare in compagnia e dove non sono ammesse le forchette. Nei dintorni di Bolzano, in montagna e sugli altipiani, si può vivere in prima persona la tradizione del Törggelen: escursioni, specialità enogastronomiche e allegre giornate in compagnia di familiari e amici.

St. Barth: Antille francesi


Dal punto di vista prettamente geografico sarebbe giusto suddividere le Antille in Piccole e Grandi Antille, in realtà predomina una suddivisione di tipo colonialista che rende più complicata la descrizione di questi veri giolielli caraibici. I possedimenti francesi sono infatti frammentati, spezzettati dai possedimenti britannici e olandesi e dalle isole indipendenti di Antigua Barbuda e Dominica, e quindi una descrizione generale sulle Antille francesi ha il difetto di trattare località tra loro non contigue, creado uno scenario un po' discontinuo. Ma tutte queste divisioni sono cumuque parte della storia dei Caraibi e non possono essere ignorate.

Tra le varie isole di questa zona Saint-Barthélémy è sicuramente una meta esclusiva per la vostra vacanza. Situata a sud-est di Saint Martin e a nord-ovest di Saint Eustatius l'isola di Saint-Barthélémy, detta anche più familiarmente Saint-Barth (St. Barts, St Barths, St. Barth), è costituita da un isola principale a forma di boomerang (con una lunghezza totale di circa 10 km), circondata da isolotti minori disabitati.
E' un isola dal clima tropicale, quindi caldo tutto l'anno e con temperature in genere comprese tra i 28-32 gradi centigradi di giorno e minime che si attentastano intorno ai 21-23 °C, ideali per una perfetta vacanza di mare. A livello di precipitazioni i rovesci tropicali si fanno in genere sentire a maggio e lungo il periodo estivo, specie ad agosto e settembre, mentre un clima piacevolmente secco lo si trova in inverno ed inizio a primavera.

Brasile: imperdibile.


Poche destinazioni turistiche sono in grado di offrire così tante opzioni come il Brasile. Le sue bellezze naturali, le grandi feste popolari e le numerose riserve ambientali protette sono prezione attrattive che riempiono gli occhi del turista straniero che vuole scegliere una destinazione per le sue vacanze. Chi non ha mai sentito parlare di Rio de Janeiro, del Carnavale, dell’Amazzonia o delle spiagge paradisiache del Paese?

Ricerche recenti realizzate dall’Embratur (Istituto Brasiliano di Turismo) indicano che la località brasiliana più ricercata dai visitatori stranieri è Rio de Janeiro. Conosciuta come Cidade Maravilhosa (Città Meravigliosa), la capitale carioca possiede bei paesaggi ed è la sede della più grande festa popolare del mondo: il Carnavale. La grandiosa commemorazione - che riunisce ogni anno migliaia di persone che partecipano o assistono alle sfilate delle escolas de samba -, richiama una fetta considerevole del pubblico internazione alle gradinate e ai palchi dell’ Avenida Marquês de Sapucaí.

Il Carnavale è presente anche nella programmazione di moltre altre città brasiliane, attirando l’interesse di gran parte degli stranieri che visitano il Brasile. São Paulo segue l’esempio di Rio, presentando le avvincenti sfilate delle escolas de samba (scuole di samba); in Pernambuco, vanno sottolineati i gruppi di Olinda e Recife, che sfilano in maschera per le vie della città al seguito dei blocchi e maracatu (corteggi carnevaleschi), innalzando i famosi pupazzi giganti della regione; a Salvador, capitale di Bahia, il divertimento è a carico dei trios elétricos (camion attrezzati con impianto elettrico di riproduzione), che sono dei veri palcoscenici mobili che trascinano milioni di persone al suono dell’ axé baiano fino all’alba.

Anche le belle spiagge e le bellezze naturali del Paese richiamano l’attenzione e seducono il 35% dei turisti, secondo le ricerche realizzate dall’Embratur. Con una costa che si estende per oltre sette mila chilometri, il Brasile ha il privilegio di poter offrire svariate opzioni di svago in questo segmento turistico. Tra le spiagge più visitate del Paese si trovano le rinomate spiagge di Ipanema e Copacabana sulla costa carioca; Joaquina, al Sud del Paese, famosa per ospitare dei campionati di surf nazionali e internazionali; Praia do Forte, sulla costa Nord di Bahia, sede del Progetto Tamar, dedita alla preservazione delle tartarughe marine; e le meravigliose spiagge dell’arcipelago di Fernando de Noronha.

Prossime mete: Australia


Il continente australiano è un vero proprio mix tra natura incontaminata e frizzanti città cosmopolite, un accattivante compromesso tra modernità ed ancestralità. Offre quanto di meglio un viaggiatore possa desiderare... le vivaci città del Sud come Sydney e Melbourne, un lussureggiante verde smeraldo delle foreste pluviali nel Nord del Queensland, i riflessi turchesi e cristallini delle acque della barriera corallina, il rosso fuoco delle terre dell'Outback, l'affascinante magia e aria di eternità che si respira davanti ai grandi monoliti di Uluru-Ayers Rock e di Kata Tjuta -Olgas Mountains.
Lascia un segno nel cuore di ciascun visitatore ed una grande promessa a se stessi... Ritornare.

Docs: Foreste pluviali


Le grandi foreste pluviali ospitano più specie o popolazioni di tutti gli altri biomi messi insieme. Circa l’82% della biodiversità conosciuta è rilevabile nelle foreste tropicali.[6] Le fronde degli alberi - si innalzano fino a 50 - 85 metri dal suolo della foresta. La materia organica cade al suolo e si decompone rapidamente a causa della temperatura e dell’umidità, in un rapido ciclo dei nutrienti.

Le foreste pluviali sono caratterizzate da abbondanti precipitazioni. Il suolo è quindi spesso povero di nutrienti dilavati dalle piogge torrenziali, mentre la rapida decomposizione della materia organica da parte dei batteri impedisce l’accumulo di strati di humus. L’alta concentrazione di ossidi di ferro e alluminio produce il caratteristico colore rosso del suolo. In aree di più recente formazione geologica, come nel caso di terreni di origine vulcanica, il suolo tropicale può risultare più fertile, così come nel caso della foresta inondata, in cui la piena annuale deposita un fertile strato di limo.

Le foreste tropicali sono soggette a un intensivo taglio e alla conseguente deforestazione, soprattutto nel ventesimo secolo, che ha visto la superficie delle foreste ridursi quasi della metà.[7][8]

La gran parte delle specie vegetali, di insetti, e di microorganismi ancora non sono stati scoperti e catalogati dagli scienziati.[senza fonte] Le foreste pluviali tropicali sono anche chiamate "i polmoni della terra," ma questa definizione non ha una reale base scientifica, in quanto le foreste sono considerate neutrali dal punto di vista dell’ossigeno.[9][10] Alte latifoglie sempreverdi are sono le forme dominanti. Gli alberi più alti emergono dal manto forestale e ospitano tra i propri rami una ricca flora di epifite (orchidea, bromelia, muschio, lichene). Il sottobosco in una foresta pluviale è limitato dalla carenza di luce, e consiste prevalentemente in piante, felci e giovani alberi in grado di vivere alla semi oscurità, oltre che dalle liane che catturano la luce arrampicandosi sugli alberi. Nella foresta decidua o semi-decidua, o dove è intervenuto un fattore di disturbo, il suolo è colonizzato da liane e piante pioniere a rapida crescita, e la densa vegetazione è chiamata giungla.

La temperatura oscilla tra i 15 e i 50 °C e la piovosità dai 1.250 ai 6.600 mm annui.

Deserto del Sahara


Il Deserto del Sahara (dalla parola araba sahrā', "fulva", dal colore della sabbia) è il più vasto deserto della Terra, con una superficie di 9.000.000 chilometri quadrati. Attraversato dal Tropico del Cancro (23°27' latitudine nord), si trova nell'Africa settentrionale, tra 16° di longitudine ovest e 35° longitudine est.

Si estende dall'Oceano Atlantico al Mar Rosso per una lunghezza di circa 4000 km, con l'unica interruzione della Valle del Nilo, e per una larghezza 1500-2000 km dal Mediterraneo fino alle regioni centrali dell'Africa, dove il passaggio da deserto a savana è a volte assai incerto e stabilito da fattori di ordine climatico.

Il Sahara non ha un aspetto uniforme, si identificano infatti diversi tipi di paesaggio: l'hammada, deserto di roccia nuda, liscia, incisa e lavorata dai venti che forma acute e taglienti schegge, il serir, formato da uno strato di ciottoli e ghiaia e l' erg, chiamato anche idean, nel Sahara centrale, formato dalle caratteristiche dune di sabbia.

Nel Sahara mancano totalmente corsi d'acqua e quindi l'idrografia è rappresentata da una rete di valli disseccate e di fiumi fossili (arabo widyān, pl. di wādī, "fiume" o "letto del fiume") orientati verso il Niger, il Ciad, e il Nilo, nei quali scorre l'acqua solo in caso di piogge eccezionalmente abbondanti. Ricchissima è invece la circolazione sotterranea alimentata da numerose falde poste a diverse profondità che danno origine alla grande maggioranza delle oasi.

Viaggi estremi: "Verso l'infinito ed oltre"


Your Private Italy ha annunciato a Roma, con una conferenza stampa, l’accordo siglato con Virgin Galactic per l’esclusiva della commercializzazione dei viaggi nello spazio in Italia.

Già da questa estate sono previsti i primi voli test a bordo dello SpaceShipTwo, un aereo spaziale di avanzata tecnologia, realizzato in carbonio composito con caratteristiche tecniche di grande leggerezza e resistenza, che accoglierà sei passeggeri più due piloti.

I voli partiranno dal futuro aeroporto spaziale nello stato del New Messico, lo Spaceport America, unico aeroporto al mondo appositamente dedicato ai viaggi commerciali nello spazio.

"Gli aspiranti astronauti possono ora prenotare il viaggio anche in Italia", ha annunciato Seth Snider, titolare del tour operator Your Private Italy di Salerno, "al costo di 200.000 dollari Usa (126.000 Euro) e si potrà essere rimborsati in caso di disdetta".

La quota comprende anche tre giorni di preparazione e l’alloggio in un albergo a cinque stelle dove sarà possibile accogliere anche i familiari; la "gita" durerà circa due ore e trenta nel corso delle quali gli ospiti della navicella sperimenteranno l'assenza di peso e la velocità del suono, seduti per la prima parte del volo e poi distesi raggiunta la massima altitudine, quando i sedili si reclinano all'indietro per minimizzare l'effetto della forza G sul corpo. La terra si potrà osservare dagli oblò della cabina ad una distanza di 1000 miglia; la massima altitudine dello SpaceShipTwo sarà superiore 7 volte l'altitudine di crociera del Concord, mentre il punto più in alto (Kaman Line) fuori dall'atmosfera, da cui si considera abbia inizio lo spazio, è di 100 Km di altezza.

La Virgin Galactic ha già incassato 50 milioni di dollari per 250 prenotazioni consolidate in 35 Paesi.

Ai primi viaggiatori saranno richiesti esami clinici da effettuarsi nei luoghi di residenza e i risultati trasmessi permetteranno già una prima valutazione; se idonei, i viaggiatori saranno sottoposti alle visite specialistiche dei medici del centro aerospaziale e successivamente sottoposti ai test di forza g e forza centrifuga del centro ricerche e centro di allenamento per astronauti nastar. Il fisico sarà sottoposto ad un’accelerazione pari a tre volte la velocità del suono per almeno 70 secondi in fase di salita al termine del quale, di colpo, proveranno l’assenza totale di peso per 5 minuti e nella fase di rientro di nuovo sottoposti a forza g che arriverà fino a sei volte la velocità del suono.

Ushuaia - la terra del fuoco


L’estremità meridionale del continente americano è una delle aree meno popolate e più affascinanti del nostro pianeta. Qui, fra spazi immensi e paesaggi selvaggi, è ancora possibile sentire il respiro della Terra.

Ushuaia è la città più a sud del mondo. Qui terminano la Ruta 3, la strada che percorre tutta la costa dell'Argentina, e la Carretera Panamericana, che risale la costa occidentale delle Americhe fino all'Alaska. Le cime innevate che la chiudono alle spalle sono le ultime propaggini della catena delle Ande. Di fronte ha un mare che non si sa più se sia Atlantico o Pacifico. Appena oltre, l'immensità ghiacciata dell'Antartico.

La Terra del Fuoco è un luogo troppo mitico perché arrivarci per la prima volta sia come atterrare in un aeroporto qualsiasi. Scendendo dalla scaletta dell'aereo non possiamo fare a meno di provare una forte emozione. Vaghi ricordi di letture infantili si rincorrono e si mescolano con antiche fantasie di vita avventurosa. Qui siamo ai confini della Terra. Ci aspettiamo di trovare un mondo strano, grandioso e notturno come l'Inferno dantesco nelle illustrazioni di Doré.

Ma la realtà che ci troviamo di fronte non collabora molto con la nostra immaginazione. La realtà di Ushuaia è quella di un disordinato grumo di casette prefabbricate, tetti di lamiera ondulata e tralicci per antenne paraboliche. E, dato che siamo in piena estate, l'aria è tiepida e le giornate sono chiare e lunghissime: è tanto se la notte arriva a durare quattro o cinque ore. Durante uno di questi brevi intervalli di oscurità torna a farsi viva la sensazione di essere ripiombati nella terra affascinante e terribile trovata per la prima volta da Magellano. Qua e là intravediamo bagliori di fiamma che tingono il cielo. Ma sono soltanto i pennacchi di fuoco dei pozzi petroliferi, non i grandi falò che ispirarono il nome dell'isola.

Per la verità, il nome attuale non è quello che Magellano aveva annotato nei suoi diari. Scrutando le coste dalla sua nave lui aveva visto solo una miriade di colonne di fumo che salivano da ogni angolo dell'isola. Così pensò di chiamarla Tierra del Humo, «Terra del Fumo». Fu l'imperatore Carlo V che, da grande comunicatore qual era, più tardi decise che Terra del Fuoco era un nome molto più affascinante - e comunque non ci poteva essere fumo senza fuoco.

Meta: New York


CONSIGLI UTILI

- Guardaroba: New York è caratterizzata dal cambio di stagioni, con un clima molto rigido e abbondanti nevicate in inverno e caldo soffocante d'estate. Il tempo è spesso imprevedibile, marzo e agosto sono i mesi più piovosi. Buona regola è portarsi appresso una felpa anche d'estate perché in qualsiasi posto si entra c'è l'aria condizionata a manetta.

- Scarpe: generalmente quando si va a New York si cammina a lungo, quindi buona regola è avere scarpe comode come ad es. quelle da tennis. E' abitudine anche delle newyorchesi in tailleur avere le scarpe sportive, quindi non preoccupatevi se non sarete molto eleganti.

- Corrente elettrica: negli Stati Uniti il voltaggio è di 115-120 V a differenza di quello europeo che è di 220. Quindi per le prese americane servirà un adattatore che costa pochi euro e che è possibile trovare anche qui in Italia nei negozi di elettronica.

- Taxi: una corsa col taxi dall'aeroporto sino al centro di Manhattan costa generalmente sui 45$. Buona norma è comunque contrattare la corsa in taxi prima della partenza. Evitare assolutamente i taxi senza licenza che non hanno né tassametro né le misure di sicurezza richieste. I taxi si chiamano alzando un braccio, ma state attenti che la luce di servizio sia accesa (il che significa che è libero).

- Tasse: ottima cosa è ricordarsi che i prezzi esposti nei negozi di New York non sono comprensivi di tasse: fatta eccezione per indumenti e scarpe dovrete quindi aggiungere l'8,25% al prezzo che vedete esposto.

- Mance: al ristorante, sul taxi e nella maggior parte dei posti è praticamente obbligatorio lasciare la mancia che si aggira sul 15% del totale. In hotel i fattorini prendono generalmente 1$ dollaro a valigia.

- Metrocard: se dovete stare a New York una settimana potrebbe essere molto conveniente acquistare la metrocard settimanale del costo di 24$ che ti permette di prendere tutti gli autobus e metro che volete.

- Sconti studenti: con la "carta internazionale per gli studenti" essi hanno diritto a sconti in molte attrazioni turistiche. Per fare la card visitate questa pagina: Carta studenti

- Le carte di credito MasterCard, Visa e American Express sono accettate praticamente ovunque.

- Per telefonare si consiglia di evitare le telefonate dall'albergo che solitamente costano care. Solo i cellulari triband possono essere utilizzati negli Stati Uniti; comunque è più conveniente acquistare una carta telefonica e chiamare dai telefoni pubblici. Per telefonare dall'Italia occorre il prefisso 039.

- Orari banche: le banche di New York sono aperte solitamente dal lunedì al venerdì dalle 9 alle 15, salvo festività.

- Francobolli: per spedire una cartolina da New York è necessario un francobollo da 70 cent. mentre per una lettera il minimo è di 80.

Mete invernali: Aspen - Colorado


Settimana bianca ad Aspen
Aspen, nel Colorado, è una delle più belle ed esclusive località sciistiche degli Stati Uniti. Meta di innumerevoli turisti, vip, star di Hollywood, è un centro ideale per trascorrere qualche giorno di vacanza.

"Settimana bianca ad Aspen" Quando un americano sogna una vacanza sulla neve per sciare e divertirsi, immancabilmente pensa ad Aspen, esclusiva località di villeggiatura, meta ogni anno di migliaia di turisti appassionati della montagna che si concedono settimane di escursioni in estate e di sci in inverno.

Aspen è situata nel cuore del Colorado, in mezzo alle splendide Montagne Rocciose, ad una altezza di circa 2.400 metri. E’ una località frizzante, sempre in movimento, ricca di iniziative e di attrattive per tutti: dai più piccoli agli adulti, dalle coppie sposate ai meno giovani. Per molte persone Aspen è un po’ troppo “esclusiva” e, se non si fa attenzione, si corre anche il rischio di incontrare qualche divo o diva di Hollywood (per chi non ha visto il film dei Vanzina Vacanze di Natale ‘95, ambientato proprio ad Aspen)… pertanto, se preferite una località meno “alla moda”, ma altrettanto vivace, confortevole e ricca di attrattive, la vostra scelta non può che cadere su Snowmass, situata non molto distante da Aspen (circa 5 miglia), tanto da venire sempre presentata insieme alla famosa “vicina” e vivere un po’ alla sua ombra. Snowmass è leggermente più alta di Aspen (raggiunge quasi i 2500 metri), ma offre praticamente gli stessi servizi e le stesse comodità (e i prezzi non sono molto inferiori).

Luoghi: Papua - Nuova Guinea


La Papua Nuova Guinea si trova precisamente tra l'Equatore e il dodicesimo parallelo sud, una posizione geograficamente rientrante anche nel sud est asiatico. Questo Stato occupa infatti la porzione orientale dell'isola della Nuova Guinea, la cui parte occidentale appartiene all'Indonesia. Sono compresi nella Papua Nuova Guinea anche gli arcipelaghi Bismarck e Louisiade, nonché molte isole facenti parte dei vecchi territori coloniali. Il paesaggio costiero è frastagliatissimo, e presenta un buon numero di golfi,stretti e insenature: simili formazioni sono ancora più frequenti in isole e arcipelaghi, che costellano la parte orientale dello Stato. Proprio presso le coste si concentrano le principali pianure. L'Australia è separata dallo stretto di Torres. Nei territori settentrionali e meridionali sono diffuse le paludi basse. Riguardo l'idrografia, la percentuale di acque raggiunge il 2% e i fiumi più importanti sono il Sepik ed il Fly. Il paese, diviso in province, è principalmente montagnoso, con una catena centrale estesa (vetta più alta: Monte Wilhelm a 4.509 m). La foresta pluviale occupa circa i tre quarti del territorio, quindi costituisce un enorme patrimonio. Non a caso è uno dei pochi Stati che possono ancora essere interessati da esplorazioni geografiche di ragguardevoli dimensioni. Situato in una zona attiva sismicamente, il paese è spesso soggetto a tsunami. Occupa una superficie abbastanza vasta, 460.840 km quadrati, attestandosi di conseguenza il più grande Stato della Melanesia e il secondo dell'Oceania, dietro l'Australia.

Destinazioni: Nuova Caledonia


Contesa fra Gran Bretagna e Francia durante la prima metà del XIX secolo, l'isola divenne possedimento francese nel 1853. Servì da colonia penale per quattro decenni a partire dal 1864.

La vita politica è complicata dal fatto che la popolazione indigena Melanesiana, la comunità Kanak, è ora una minoranza (44%) a causa del declino della popolazione e dell'immigrazione sotto il dominio francese. Il resto della popolazione è composta dai discendenti dei deportati francesi, conosciuti come caldoches, e da una piccola minoranza est-asiatica.
Della Nuova Caledonia fanno parte anche le Isole Loyauté (Marè, Lifou, Ouvea, Tiga, Mouli e Faiava) e l'Isola dei Pini.

La rivendicazione dell'indipendenza da parte del "Front de Liberation Nationale Kanak Socialiste (FLNKS)" iniziò nel 1985. Il FLNKS (guidato da Jean Marie Tjibaou, assassinato nel 1989) chiedeva la creazione di uno stato, chiamato 'Kanaky'.

L'agitazione portò a una crescita dell'autonomia con gli Accordi di Matignon del 1988 e l'Accordo di Noumea del 1998. Un referendum per l'indipendenza si terrà entro il 2018.

Il più bel viaggio del mondo


l National Geographic ha indicato i fiordi norvegesi come la meta di viaggio più bella del mondo. 11 giorni di navigazione attraverso una costa grandiosa tra isole selvagge e città fiabesche, fino al punto più mistico d'Europa, Capo Nord, a tu per tu con l'Oceano Glaciale Artico. Tutto a bordo dello storico Postale dei Fiordi Hurtigruten.

E’ una delle esperienze più sensazionali per vivere la Norvegia dei fiordi, uno dei viaggi a più voci conclamato come “il più bello del mondo”. E’ la crociera sulla linea del famoso Postale dei fiordi Hurtigruten, praticamente un pezzo di storia norvegese che si protrae da 114 anni, risalente alla fine del XIX secolo. A quel tempo, infatti, quando i collegamenti stradali erano inesistenti nel Nord della Norvegia, ci volevano non meno di tre settimane in estate e 5 mesi in inverno per far arrivare una lettera da Trondheim ad Hammerfest, cioè dal sud al nord della costa settentrionale norvegese.

Annunci dei Viaggiatori

Stiamo organizzando un viaggio in fuoristrada in Islanda 2010 per il
3-19 Agosto oppure 10-26 Agosto e cerchiamo altri appassionati
viaggiatori che vogliano condividere con noi questa avventura
nell'isola del ghiaccio e del fuoco. Possono aderire qualsiasi modello
di 4x4 ed anche tutti coloro che non posseggono un proprio
fuoristrada, dato che potranno viaggiare a bordo di quelli
partecipanti.
Per spuntare delle tariffe agevolate, abbiamo gia' prenotato dei posti
sul traghetto (esauriti gia' da novembre 2009 !), persone e mezzi, ed
abbiamo ancora 4 posti liberi per altrettanti equipaggi 4x4, ma
dobbiamo confermarli al piu' presto.
La spesa preventivata oscilla fra i 1000/2200 euro per il costo nave,
persona, 4x4, cabina etcc...ma bisogna fare i conti con le scadenze !

Inviare un messaggio alla nostra casella - locanda.viaggiatore@gmail.com con oggetto: "viaggio islanda"