Luoghi: la Sicilia


LA SICILIA "NAZIONE PLURALE"

Difficile dare una sintesi della successione di fatti storici, culturali, politici e sociali che rappresentano l'umore della Sicilia che oggi Gesualdo Bufalino definisce "nazione più che regione e per giunta nazione plurale, tante sono le identità difformi.....".

IL CLIMA

Il sole è - insieme alla "Trinacria" - il simbolo per eccellenza della più grande isola del Mediterraneo. Un sole inclemente e generoso, violento e accecante. Per strappare al suo "ardente" dominio le zolle di terra scura e fertilissima già i primi coloni greci compresero che era necessario realizzare grandi opere di ingegneria idraulica. E furono proprio i greci a realizzare le prime "case dello sciroco", veri e propri rifugi sotterranei in cui cercare refrigerio nei giorni d'estate in cui lo scirocco, a caccia di umori e profumi mediterranei, spazza l'aria e toglie il respiro.
Al caldo tropicale dei mesi estivi fa da corollario, per buona parte dell'anno un clima mite e temperato. Gli acquazzoni tipici del periodo autunnale sono di regola "incastonati" in spledide giornate. Quando fa freddo ed è inverno "rigido", raramente i termometri segnano meno di 10 gradi. In estate, tra la fine di luglio e ferragosto non è difficile "sforare i 35.

LA STORIA

Isola tra le isole, al centro di tutte le rotte che incrociano il Mediterraneo, la storia si è sempre fermata in Sicilia. Non esiste una cultura, un popolo, un mercante, un marinaio che non abbia trovao un approdo siciliano in cui fermarsi per trovare riposo, fare affari oppure - ed è accaduto molto spesso - fare la guerra. Dai due ceppi originari delle popolazioni "indigene", i Siculi e i Sicani, trae linfa e motivazione storica la mitica rivalità tra le "genti" a genia prevalentemente greco-romana e quelle discendenti dall'originale miscuglio dei caratteri arabo-normanno-bizantini. Ma a cavallo tra questi due gruppi "culturali" è possibile rintracciare, nel tempo e nello spazio, "attraversando" la Sicilia un vero e proprio caleidoscopio di culture e di profili somatici "autoctoni": isole nell'isola, schegge dei quattromila anni di storia che ancora fanno capolino agli angoli di ogni vicolo, di ogni città, di ogni villaggio. Non uno solo dei 25.426 chilometri quadrati della regione più estesa d'Italia è privo di una traccia del passaggio di popoli dalla storia misteriosa e affascinante. E così chi vuole fare una passeggiata nella storia può incamminarsi lugno i "sentieri", visibilissimi, della dominazione punica e fenicia; può estasiarsi dinanzi ai capolavori delle opere di ingegneria dei coloni e dei tiranni della Magna Grecia; può seguire il percorso del dominio austero dell'Impero Romano; può esplorare i cunicoli delle catacombe in cui scampavano agli sterminatori i primi cristiani; può ammirare la maestosità dei mosaici bizantini; può smarrirsi seguendo tracce, profumi e vestigia della dominazione araba; può sbigottire dinanzi alla grandezza delle opere Normanne, alla ricchezza del barocco siciliano.

L'ARTIGIANATO E LE TRADIZIONI

E se si vuole posare lo sguardo non sulla storia, ma sui prodotti, l'artigianato siciliano offre l'opportunità per un viaggio irripetibile, alla scoperta di un mondo sconosciuto e coloratissimo. Soffermate il vostro pensiero su due simboli del folklore di questa terra: i pupi e i carretti siciliani. Nei loro colori, nelle loro lucentezze, nella loro magnificenza è raffigurata la voglia di vita un popolo che è stato sempre dominato, ma non si è mai sottomesso. La maestria degli artigiani siciliani è proprio quella di riuscire a dare alla materia che passa dalle loro mani una forza vigorosa: dal legno al corallo, dalla creta al ferro battuto, non esiste nulla che nelle botteghe siciliane non assuma una forma, un tono, un colore originale.

LA CUCINA

Caldo, misterioso, a tratti esotico, pronto a "esplodere" in un vortice passionale. Lo stereotipo del "carattere" siciliano tracciato da mille romanzi, da mille e mille pellicole cinematografiche è certamente oggi meno rintracciabile nelle forme visibili della vita sociale. A tavola però, il miscuglio di razze e tradizioni, di culture e sensibilità esplode in un carnevale di "emozioni" del palato. Impossibile spiegare le ricette, l'origine, le varianti dei piatti tipici della cucina regionale. I dolci di mandorla o di ricotta, i piatti ricchi di essenze esotiche mescolate secondo i veri e propri rituali alle fragranze del pesce e della carne rigidamente "siciliani", non possono in alcun modo essere raccontati. L'olio, il vino, il pane hanno qui un sapore antico, che trova originali esaltazioni nell'accostamento agli umori e ai profumi delle arance, dei mandarini, dei limoni, dei fichi d'india, dell'uva e delle olive.

L'AMBIENTE

E saranno proprio i profumi delle zagare e dei gelsomini, ad accompagnare le passeggiate di chi vuole provare a misurarsi con la natura incontaminata dei parchi naturali siciliani: sull'Etna il vulcano attivo più alto d'Europa, lungo la valle dell'Alcantara, sui Nebrodi, sulle Madonie. In montagna, con il mare all'orizzonte, la Sicilia offre una combinazione "unica". Con la possibilità di associare le escursioni nei boschi alle gite al mare, lungo un litorale che, sui tre lati dell'isola, non si ripete mai. Senza dimenticare che, intorno alla Sicilia, isole dell'isola, "grappoli" di natura incontaminata, coriandoli di storia e di cultura, affiorano dall'azzurro del mare: le Eolie, le Egadi, le Pelagie, Ustica e Pantelleria.

GLI APPUNTAMENTI

Molte sono le manifestazioni a cui varrebbe la pena partecipare anche per una sola volta nella vita. Da ricordare il "festino" di Santa Rosalia a Palermo, il 15 luglio; la sagra del mandorlo in fiore, nella Valle dei Templi ad Agrigento, in febbraio; e sempre a febbraio, il cinque, a Catania, la festa di Sant'Agata; l'infiorata di primavera, marzo, a Noto; le rappresentazioni classiche al teatro greco di Siracusa, nelle estati degli anni pari, e a Segesta negli anni dispari; da vivere la Settimana santa a San Fratello, Trapani e Caltanissetta; da vedere il carnevale di Acireale e quello di Sciacca; impossibile mancare alle estati di Taormina.

CONSIGLI UTILI

Sette giorni del vostro tempo vi regaleranno quattromila anni di storia. Per organizzare i vostri viaggi e le vostre visite contattate le aziende di turismo in tutta l'isola.

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